I soci Acli di Mezzolombardo “sentinelle del territorio” 

Il bilancio del circolo. Nel 2015 ha avviato un confronto con il Comune proponendosi come  portavoce di problemi e necessità delle persone. Tait: «Da soli non si va da nessuna parte»


Marco Weber


Mezzolombardo. Oggi è giorno di annuale gita sociale,quest’anno a Valeggio sul Mincio, per il circolo Acli di Mezzolombardo. Una giornata di festa che è anche occasione utile per tirare le somme dell'attività svolta nel corso dell'ultimo anno.

La scommessa

«Quattro anni fa – afferma il presidente Augusto Tait - quanto ha iniziato a lavorare il nuovo direttivo avevamo fatto una scommessa: rendere quanto più interessanti possibili le proposte fatte del nostro circolo. Spetta a tutte le persone che conoscono o hanno avuto modo di avvicinarsi al mondo Acli dire se ci siamo riusciti. Dal canto nostro rivendichiamo di aver promosso molte iniziative e organizzato parecchi incontri. L'obiettivo era ed è ancora oggi far sì che la reciprocità non sia più una parola sconosciuta. Vogliamo che l'accoglienza, l’integrazione e la solidarietà siamo dimostrate sul campo».

Come? «In tanti modi. Per esempio abbiamo cercato di svolgere al meglio il nostro ruolo di sentinelle del territorio avviando un confronto con l’amministrazione comunale per cercare di essere portavoce di problemi e necessità delle persone che vivono la nostra comunità. Inoltre quattro anni fa siamo partiti con un semplice progetto di socialità e di condivisione di idee, portato avanti assieme a numerosi partner che nel tempo si sono aggiunti. Oggi possiamo affermare con orgoglio che è diventato un progetto leader a livello provinciale. Ri-costruire Comunità, questo è il nome che gli abbiamo dato, cerca di fare dialogare le persone, le associazioni e le istituzioni della nostra comunità su progetti e iniziative con l’intento di far riscoprire la forza di stare assieme. Da soli non si va da nessuna parte, è il nostro motto. Abbiamo ampliato gli spazi dove potersi incontrare. Una parte degli uffici sono diventati di uso comune e accolgono attività e servizi utili alla cittadinanza. Il progetto di rete promosso dal Comune di Mezzolombardo, per esempio, ora svolge la sua attività in un ufficio nella nostra sede».

Essere presidente

Soddisfatto quindi di questi suoi primi quattro anni da presidente? «Sì, ma come già detto nulla sarebbe possibile senza un lavoro di squadra e il coinvolgimento di tante persone. Abbiamo cercato l’aiuto di associazioni, istituzioni e imprese. Perché senza il loro sostegno è molto più difficile fare progetti sociali di ampio respiro. Abbiamo incontrato amici e condiviso con loro idee e la voglia di stare assieme per permettere di aiutare e aiutarsi a vicenda».

500 soci

«Negli uffici Acli - aggiunge il presidente - da qualche tempo ci sono cinque volontarie che svolgono attività di accoglienza e aiuto alle persone che chiedono l’accesso ai servizi che offriamo. Abbiamo intrapreso un cammino con gli amici del tavolo della solidarietà e anche lo sportello di richiesta di sostegno è nei nostri uffici. Sono veramente moltissime le iniziative nelle quali siamo impegnati. La nostra base sociale conta più di 500 soci, che sono la nostra forza. Il nostro obiettivo primario quotidiano - conclude Augusto Tait - è quello di sconfiggere l’individualismo che porta solo alla solitudine».















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