Degrado in piazza a Lasino  lavori a rilento nel Piano Sarca

Madruzzo. Si rincorrono sui social in questi giorni foto e notizie sullo stato di degrado in cui versano alcuni siti nei paesi del comune di Madruzzo. In questo caso non si tratta di sentieri e...



Madruzzo. Si rincorrono sui social in questi giorni foto e notizie sullo stato di degrado in cui versano alcuni siti nei paesi del comune di Madruzzo. In questo caso non si tratta di sentieri e passeggiate alla periferia dei centri abitati, ma di luoghi di aggregazione sociale, che sono stati nel passato oggetto di un articolato intervento di recupero e arredo urbano e che rappresentano un vero e proprio biglietto da visita per chi arriva qui.

L’attenzione questa volta è puntata sulla centralissima piazza Degasperi di Lasino, situata a ridosso del Bar Piazzetta, a due passi dalla sede municipale, dalla biblioteca, dal “Museo della dòna de ‘sti ani” e dall’ambulatorio. La stessa cosa qualche giorno fa nel parco di Pergolese, attiguo al centro sociale ed alla chiesa. Per quest’ultima situazione fra le motivazioni erano state fatte circolare delle strane voci, che attribuivano tale stato di incuria all’opportunità di evitare le aggregazioni per il Covid-19.

Anche sul piano dei lavori pubblici, che interessano le due frazioni di Madruzzo nel Piano Sarca le cose stanno andando a rilento. Sarche: è in atto da alcuni mesi a cura della Novareti spa (la società del Gruppo Dolomiti Energia) la metanizzazione del paese. Pare che il responsabile della sicurezza abbia fatto una segnalazione alla stazione appaltante per il mancato rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza.

Pergolese: siamo alle prese con la telenovela della costruzione della fognatura, nonostante che il collettore, che collega Sarche/Ponte Oliveti al depuratore di Pietramurata, sia in funzione da un ventennio. Un’opera messa in cantiere da quasi un decennio riguardo per la quale si sono spese molte sedute consiliari dell’allora Comune di Lasino (ora Madruzzo) con dibattiti spesso inutili e contraddittori fra consiglieri di maggioranza e minoranza, che nel corso di questo lungo periodo hanno cambiato ruolo all’interno dell’amministrazione comunale; a complicare le cose va sottolineato che i lavori, in virtù di una convenzione sottoscritta dal sindaco Bortoli nel dicembre 2016, sono gestiti direttamente dalla Provincia. Partiti circa un paio d’anni fa, ora proseguono a rilento e pare che la causa sia la questione finanziaria per l’eccessivo ribasso col quale la ditta appaltatrice si era aggiudicata la gara. Un rallentamento che fra l’altro ha determinato anche il momentaneo stop ai lavori di metanizzazione del paese. M.B.













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