«Anche Nave potrebbe avere il disciplinare»

Zambana Nell’ambito della festa dell’asparago bianco di Zambana che si chiude domani, si è svolto ieri sera il tradizionale convegno che quest’anno aveva un titolo significativo: “Le mani nella Terra:...


Carlo Bridi


Zambana Nell’ambito della festa dell’asparago bianco di Zambana che si chiude domani, si è svolto ieri sera il tradizionale convegno che quest’anno aveva un titolo significativo: “Le mani nella Terra: Da sempre a Km zero, storia, natura e gusto dell’asparago bianco di Zambana”. Molti i relatori a cominciare dall’assessore all’agricoltura della Provincia Giulia Zanotelli, ad esperti di agricoltura come il direttore di Coldiretti Mauro Fiamozzi ad esperti di arte culinaria. Un convegno che ha voluto riprendere anche il tema della cultura intesa come valorizzazione del territorio che da secoli produce questo prodotto unico, grazie alle caratteristiche del terreno alla caratteristica ambientale ed al metodo di coltivazione con tutte le operazioni fatte a mano.

L’associazione produttori

Uno dei temi messi a fuoco dal presidente dell’associazione produttori aderenti al marchio De.Co., Willy Moser, da noi interpellato, è stato quello della denominazione comunale fortemente voluta per la salvaguardia e la tutela del prodotto tradizionale locale dalle imitazioni. Ora il problema che si pone è di urgente risoluzione: il disciplinare di produzione che sovraintende alla concessione della denominazione, stabilisce che la denominazione comunale per l’asparago bianco di Zambana, riguarda la superficie del comune, ebbene ora siamo in presenza della unificazione di Zambana con Nave San Rocco, che è diventato comune unico, e che il 26 maggio eleggerà i nuovi amministratori del comune unico fra Zambana e Nave San Rocco, e si chiamerà Terre d’Adige. Di conseguenza, disciplinare alla mano anche i produttori dell’ottimo asparago di Nave San Rocco fino ad ora esclusi dalla denominazione dovrebbero potersi fregiare del marchio De.Co.

Le prospettive

Ma cosa rispondono i responsabili dell’associazione di tutela costituita presso il Comune di Zambana ai quali è affidata la gestione commerciale del marchio? Per il presidente Moser, la situazione in prospettiva non dovrebbe essere difficile: «Noi a Zambana non abbiamo nessuna preclusione, verso i cugini di Nave San Rocco, abbiamo 10 ettari certificati con il marchio De.Co., e per noi includere anche gli asparagi bianchi di Nave non è un problema, in quanto anche loro hanno una superficie analoga alla nostra e pertanto non vi sono rischi di perdere la caratteristica di prodotto di nicchia che vogliamo conservare. Ma attenzione ciò di cui noi abbiamo bisogno è un forte impegno degli amministratori comunali che usciranno dalle elezioni che si impegnino a garantire una gestione seria e precisa del marchio, visto che è un marchio che abbiamo conquistato con fatica».















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