storie di donne

Laura Mangialavori, raccontare le emozioni col bodypainting

Manager, truccabimbi, animatrice e pittrice di corpi: ma collabora anche con la Croce Rossa



TRENTO. Laura Mangialavori è la project manager che non t’aspetti. Da una parte un’attività professionale consolidata (11 anni in Trentino Digitale e da un anno a Allitude), dall’altra però la creatività di una trucca bimbi e non solo.

Originaria di Cantù, Laura si sposta dapprima a Caronno Pertusella, in provincia di Varese, con un lavoro in Vodafone: qui conosce suo marito e nel 2008 i due si trasferiscono a Calliano.

Era già truccabimbi?

No. Avevo solo una gran passione per il disegno nel quale mi perdevo per ore sin da piccola. Un giorno andammo a un matrimonio dove c’era una ragazza che truccava i bambini: un modo per tenerli tranquilli nei tempi lunghi della festa. La cosa mi piacque, chiesi spiegazioni ed insieme organizzammo un corso. Era il 2013 e allora cominciò la mia attività.

Si presenta un bambino che vuol essere truccato, cosa la ispira?

Prima di tutto la fisionomia, poi se è maschio o femmina e infine il tempo a disposizione. Ci sono trucchi che si fanno in qualche minuto, ideali per le feste campestri o le sagre, altri più elaborati che vanno meglio per le feste di compleanno. In questo caso sono i bambini stessi che scelgono il loro trucco.

Cosa le piace di più di quello che realizza?

I bambini che si guardano allo specchio e non si riconoscono e che poi felici corrono dai loro genitori a farsi vedere. Normalmente a quell’età non sono pazienti e si stufano in fretta, invece con lei… Si mettono in fila incuriositi e aspettano. Tendenzialmente sono molto più interessate le bambine, ma alla fine tutti si fanno coinvolgere e sono in ansia per il risultato.

Laura Mangialavori insieme con Linda è “Truccamimè” ed è con questo logo che si presenta alle feste, ma c’è anche un’associazione.

L’abbiamo chiamata “Creiamo a Calliano” e facciamo animazione, organizziamo eventi sia qui in paese, sia in quelli vicini. Di frequente accade che ci sia la festa, ma che non abbia nulla in serbo per i bambini: è in questi casi che interveniamo. Quindi oltre che truccatrice è anche animatrice. Ho frequentato dei corsi specifici sia su che cosa fare, sia su come organizzare la festa il cui impegno dev’essere rapportato all’età dei bambini. Non devono finire esausti, ma nemmeno annoiati: serve equilibrio. Propongo anche bolle giganti e giochi in movimento con la musica.

Dovesse dare una definizione della sua attività?

Direi che il termine che tutto racchiude possa essere quello di animatrice, che vuol dire anche creatività, portare allegria e stupore. Il mio obiettivo è quello di rendere magica la loro festa.

Un’idea nuova?

Sto lavorando su un progetto che ho chiamato “La bella e la festa” che è rivolto a ragazzi più grandi rispetto al truccabimbi. L’obiettivo è quello di far sentire le ragazzine delle piccole star. Si parte dal massaggio al viso, a seguire il trucco, la pittura delle unghie, una sistemata ai capelli. A tutte le età si ha bisogno di coccole, ma c’è una fascia nella quale si rifiutano: il mio è un modo per farle senza che se ne accorgano.

Ha iniziato anche col Body Painting.

Tutt’altra cosa, ma mi piace. Si tratta di partecipare a delle gare con tanto di campionati italiani e mondiali che si fanno in coppia e quando parliamo di dipingere tutto il corpo le modelle devono restare ferme per circa sei ore, metà per il mezzo busto. Si parte da un bozzetto e poi si comincia a dipingere. Anche per questo ho partecipato a dei corsi perché in questo settore la formazione e l’aggiornamento sono fondamentali. È un lavoro molto simbolico. Ad esempio alla “Notte Rosa” di Rovereto la modella era piena di fiori che volevano essere un omaggio alla vitalità femminile, ma anche rappresentare la delicatezza che caratterizza tutte le donne.

La realizzazione che più le è piaciuta?

Risale a sabato scorso a Enrosadira quando ho dipinto mio figlio. Era una gara singola a tema libero ed ho deciso di rappresentare la depressione.

Come ha fatto?

I nostri demoni interiori, rappresentati nel viso e nel busto, sono difficili da scacciare. Noi siamo persone preziose (utilizzo dell'oro) e nonostante i giorni cupi (il nero che si insinua in noi) dobbiamo trovare sempre la forza di parlarne, di farci aiutare dalle persone che ci vogliono bene anche se si arriva addirittura a pensare che non ci meritiamo il bene degli altri o il loro aiuto. Mai chiudersi in sé stessi perché c'è sempre uno spiraglio di luce e meritiamo di essere felici in questo mondo. Da tutto questo è nato il body painting su mio figlio che ringrazio tanto per essere stato un modello paziente.

Il trucco dei bambini parrebbe una questione semplice.

A prima vista potrebbe sembrare così. Ma proviamo a truccarne 130 come è successo all’ultima edizione di Pomaria? O soddisfare la richiesta di chi vorrebbe lo stesso trucco che hai fatto a quella bambina là e ti indica un’area indefinita della festa? Non è nemmeno facile ottenere il sorriso e la felicità dei bambini, ma ci si impegna e ci si riesce. Loro non pretendono nulla, solo di divertirsi e di avere momenti di felicità e questo dev’essere il nostro compito.

Feste, eventi, trucchi ed animazione, ma anche volontariato e disponibilità verso il prossimo, una frase che spiega tutto questo?

Fa bene fare del bene. Non ne abbiamo parlato, ma collaboro anche con la Croce Rossa e prossimamente dovrei avere la possibilità di recarmi nei reparti pediatrici nell’ambito di un progetto di animazione per i piccoli ricoverati.













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