il caso

L'allarme: «Allo scalo ferroviario di Roncafort si contano almeno 40 vagoni abbandonati»

Per il segretario della Uil Nicola Petrolli ormai «rischiano di essere venduti solo come ferraglia dal momento che sono fermi da anni e le revisioni scadute»


Daniele Peretti


TRENTO. Allo scalo ferroviario di Roncafort ci sono troppi vagoni abbandonati che ormai sono solo indice di degrado ed abbandono. La segnalazione arriva da Nicola Petrolli segretario della Uil Trasporti che indica in 40 i vagoni fermi usati per caricare i camion (RO.LA), ma di fatto senza un futuro. Secondo il segretario della Uil Trasporti potrebbero essere essere ormai venduti solo come ferraglia dal momento che sono inattivi da anni e le revisioni sono scadute nel 2015.

«Lo Scalo Intermodale di Roncafort si trova nel cuore del Trentino Alto Adige – segnala Petrolli – ed è un nodo logistico d’avanguardia di primaria importanza sia per l’A22 sia per la tratta ferroviario Verona–Brennero Con la realizzazione del Tunnel di Base diverrà una grande opportunità non solo per la nostra regione, ma anche per l'Italia e l'Europa. Oggi lo scalo di Roncafort rappresenta l'ennesima scommessa perché i primi interventi messi in campo dalla Provincia, hanno portato i primi segnali positivi in termine di sviluppo. Ma se

non saranno supportati da futuri interventi lungimiranti, lo Scalo stesso sarà destinato a rimanere sottoutilizzato».

Petrolli evidenzia anche come fino al 2011 lo Scalo movimentava circa 200 treni settimanali di cui 12 coppie di treni RO.LA, praticamente un treno ogni ora con circa 150 addetti. Oggi lo scalo movimenta 40 treni settimanali.













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