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Intimidazione alla redazione dell'Alto Adige, le reazioni di condanna

Ordine dei giornalisti e sindacato: "I colleghi non si piegheranno". Il presidente della Regione Fugatti: "Pieno sostegno". Solidarietà da Cna ai sindacati. Il Pd: "Ennesimo atto di vigliaccheria anonima"



BOLZANO. Arrivano le prime reazioni alla lettera di minacce con proiettile recapitata alla redazione dell’Alto Adige.

 "Le giornaliste ed i giornalisti non si piegheranno in alcun modo all'atto vile perpetrato oggi ai danni dei colleghi dell'Alto Adige che in questi due anni di pandemia hanno dato spazio a tutte le voci". Lo affermano in una nota congiunta Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, Assostampa Bolzano e Trento e l'Ordine regionale dei Giornalisti, che esprimono "piena solidarietà a tutte le colleghe ed i colleghi del quotidiano altoatesino, fatti oggetto di minacce scritte oltre ad un proiettile". "Episodi come quello odierno unito all'analogo della settimana scorsa ai danni del presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ed al direttore dell'Azienda Sanitaria trentina Antonio Ferro sono inaccettabili perché si pongono al di fuori del contesto democratico e non hanno nulla a che vedere con una normale dialettica. Estremisti fautori di posizioni antiscientifiche stanno approfittando della pandemia solo per ingenerare confusione", prosegue la nota. "La democrazia di cui la libertà di stampa è uno dei cardini è forte e resisterà a questi gesti inconsulti".

Sindacato, Assostampa di Bolzano e Trento insieme l'Ordine si stringono attorno alla redazione "incoraggiandola a proseguire con tranquillità nel suo lavoro e desiderano rassicurare l'opinione pubblica che le giornaliste ed i giornaliste continueranno ad esercitare il mandato professionale che affonda le proprie radici nell'articolo 21 della costituzione repubblicana. Siamo fiduciosi - conclude il comunicato - che le forze dell'ordine e la magistratura sapranno assicurare alla giustizia i responsabili di questi episodi". 

Condanna per l'atto intimidatorio e massima solidarietà alla redazione sono espresse in una nota dal presidente della Regione Trentino Alto Adige Maurizio Fugatti, nei confronti del quotidiano Alto Adige e dei suoi giornalisti, oggetto dell'invio di una lettera contenente messaggi minatori e una pallottola. "Si tratta di atti che nulla hanno a che fare con il vivere civile che vanno fermamente condannati - sottolinea Fugatti, destinatario a sua volta di una busta con proiettile qualche giorno fa sempre di matrice no vax - Pieno sostegno ai giornalisti, alla redazione e a tutto il quotidiano e al suo editore cui chiediamo di non farsi intimidire e di proseguire nel racconto della pandemia", conclude il presidente.

"Minacce di morte ai giornalisti dell’Alto Adige ed i loro familiari: condanna senza se e senza ma! Siamo al fianco dei professionisti dell’informazione ed i loro cari. Isoliamo i fanatici!”, scrive il consigliere provinciale Alessandro Urzì

"Piena solidarietà alla redazione dell’Alto Adige per la grave, intimidazione subita”, commenta Toni Serafini, segretario generale UIL-SGK.

“Siamo costernati da un attacco che usa la violenza e l’intimidazione accompagnate dalla viltà come nei più bui periodi della storia. Attaccare la libertà di stampa è attaccare la Costituzione e speriamo che al più presto si sia in grado di individuarne gli autori”. E’ il commento della segretaria generale Cgil Agb Cristina Masera. “La nostra vicinanza va a tutte le giornaliste e a tutti i giornalisti quotidianamente impegnati nel loro prezioso lavoro di informazione”, conclude.

CNA Trentino-Alto Adige esprime piena solidarietà al direttore del quotidiano Alto Adige, Alberto Faustini, ed ai giornalisti della redazione per la grave intimidazione subita quest’oggi. “Sono tempi difficili - afferma il presidente regionale di CNA, Claudio Corrarati - ma non si può permettere che i semi della intolleranza, della violenza e dell’odio prendano il sopravvento. Esprimiamo la nostra solidarietà a chi ogni giorno lavora nel mondo dell’informazione per raccontare la verità”.

"Davanti all'ennesimo atto di anonima vigliaccheria, che colpisce l'informazione con minacce inaccettabili che offendono il prezioso lavoro di tutti gli organi di informazione in un momento così difficile e complesso, il Gruppo consiliare del Pd del Trentino condanna, senza se e senza ma, questi fenomeni, figli di culture violente ed estremistiche ed esprime sentimenti di sincera e totale solidarietà a tutti i giornalisti, gli operatori ed i collaboratori della testata, nella certezza che l'odio non può avere mai albergo dentro il dibattito politico e sociale di questa terra". Lo scrive in una nota la presidente del Gruppo consigliare del Pd del Trentino Sara Ferrari. 

Le giornaliste e i giornalisti della sede Rai di Bolzano esprimono solidarietà ai colleghi dell'Alto Adige e ai loro familiari "per le inqualificabili minacce ricevute oggi in redazione da un sedicente gruppo no vax. Un episodio gravissimo, di cui ci auguriamo siano rintracciati e perseguiti al più presto i responsabili, ma che purtroppo non rappresenta un fatto isolato". "In questo difficile periodo storico si moltiplicano in tutto il paese le manifestazioni d'insofferenza e le minacce agli organi di stampa, il cui impegno professionale è essenziale nella lotta alla pandemia, per informare in modo puntuale i cittadini e denunciare i tentativi di diffondere notizie non supportate da fondamenti scientifici. Sappiamo che i colleghi dell'Alto Adige non si lasceranno intimidire e continueranno il loro prezioso lavoro quotidiano", conclude la nota.

Solidale anche la redazione del giornale l'Adige: "I giornalisti dell'Adige esprimono la massima solidarietà ai colleghi dell'Alto Adige per le gravi minacce ricevute. Ribadiscono la volontà di continuare con un'informazione libera, in piena coscienza e basata sulla scienza".

Il cdr del Corriere dell'Alto Adige e del Corriere del Trentino esprime "piena solidarietà ai colleghi del quotidiano Alto Adige per le minacce ricevute. Purtroppo dobbiamo constatare che le intimidazioni ai giornalisti stanno diventando episodi comuni: anche nostri colleghi nei mesi scorsi sono stati presi di mira da esaltati che auguravano loro la morte. Il proiettile inviato in redazione all'Alto Adige costituisce senza dubbio un salto di qualità preoccupante di fronte a cui non si può rimanere in silenzio. Ci auguriamo dunque che le forze dell'ordine e la magistratura possano risalire ai responsabili di queste minacce e assicurarli alla giustizia".













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