IL FATTO

Incidenti sul lavoro, in Trentino Alto Adige triplicati in un anno

Sono stati 25 gli infortuni mortali registrati finora nel 2019 in regione: vittime anche due donne. Lo dicono i dati Inail elaborati dall'Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre. Siamo al doppio della media nazionale (foto archivio Ansa)



TRENTO. «Mentre in Italia le morti sul lavoro diminuiscono, il Trentino Alto Adige fa registrare addirittura un incremento drammatico della mortalità rispetto allo scorso anno. Gli infortuni mortali della regione sono quasi triplicati, passando dai 9 del 2018 ai 25 del 2019».

Lo rileva l'Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base dei più recenti dati Inail. Le elaborazioni statistiche relative ai primi nove mesi del 2019 non lasciano dubbi sulla tragicità di una situazione in cui si contano 21 vittime in occasione di lavoro e 4 in itinere. Due le donne che hanno perso la vita sul lavoro nel 2019.

«Questa è certamente una delle istantanee più sconfortanti del Paese nell'esplorazione dell'emergenza morti bianche», sottolinea l'ingegnere Mauro Rossato - presidente dell'Osservatorio Vega Engineering. Il Trentino Alto Adige è al terzo posto in Italia per incidenza della mortalità calcolata sulla popolazione lavorativa.

Il valore rilevato in regione è «43», cioè quasi due volte quello della media nazionale (24). Ciò significa che il rischio di morire sul lavoro in Trentino Alto Adige è quasi doppio rispetto alla media del Paese. Come se non bastassero queste maglie nere, poi, tra le vittime dei primi nove mesi del 2019 in Trentino Alto Adige, si contano anche 2 giovani tra i 15 e i 19 anni (9 in tutto il Paese) e 5 tra i 30 e i 34 anni (47 in Italia), osserva Rossato.













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