la protesta

In Trentino sciopero della fame contro l’obbligo di Green Pass

Un dipendente di Trentino Trasporti lo ha iniziato venerdì scorso: “mi piacerebbe organizzare una staffetta”


di Daniele Peretti


TRENTO. Per contestare l’introduzione del green pass hanno adottato la decisione più radicale: l’assenza dal lavoro non retribuita e dal 15 ottobre presidiano l’ingresso di Trentino Trasporti.

Nel gruppo di autisti c’è Dario Zanotelli di Panchià che da venerdì scorso è in sciopero della fame e non ha intenzione di smettere: ”Premetto che sia la mia iniziativa che la decisione dei colleghi non è contro Trentini Trasporti, ma unicamente contro il green pass che a nostro giudizio, è solo un certificato di schiavitù”.

Digiuna da otto giorni, fino a quando?

“Faccio una dieta liquida sotto controllo medico e andrò avanti fino a quando non sarò in una situazione a rischio”.

Dario Zanotelli quando non è insieme con i colleghi al presidio degli autisti, vive in macchina:”Mi sono attrezzato e preferisco così sia perché non sarebbe facile andare e venire da Panchià tutti i giorni a digiuno, ma anche perché così non cado in tentazione: non vedo nessuno mangiare e non sento profumi.

Sono in un parcheggio pubblico e posso contare sul quotidiano sostegno dei colleghi che mi ospitano per fare la doccia, mi lavano i vestiti e mi fanno compagnia”.

Perché lo fa?

“Lottare contro un atto discriminatorio che non ha nessuna valenza sanitaria – spiega l’autista –  ma è solo il primo passo verso una progressiva limitazione delle libertà personali”.

“Gli autisti assenti dal lavoro sono attualmente un centinaio, tanto che Trentino Trasporti oltre ad annullare alcune corse, ha messo alla guida dei mazzi anche i controllori e personale che non era più a bordo dei mezzi”.

A descrivere la situazione è Roberto Pedrotti del sindacato Orsa:”Condivido e partecipo alla protesta a sostegno di lavoratori che subiscono una situazione che non riteniamo costituzionale applicata in un contesto nel quale la Costituzione è stata sospesa. Poi ci sono le differenze: perché in Alto Adige gli autisti sono autorizzati a guidare senza mascherina ed in Trentino è obbligatoria?”

I rapporti con i colleghi ai quali sono stati sospesi permessi e ferie?

“Non abbiamo contatti diretti perché siamo obbligati a restare all'esterno dell'azienda. Alcuni alla pari di altri lavoratori, ci hanno portato il loro sostegno e in questi giorni Trentino Trasporti ha diffuso una comunicazione con la quale comunica la disponibilità a valutare le richieste sulla base delle esigenze di servizio”.

Dario Zanotelli conclude:”Ho saputo che non sono più solo a fare lo sciopero della fame, ma da ieri c'è anche un commerciante del centro che ha chiuso la propria attività per digiunare. Mi piacerebbe riuscire ad organizzare una staffetta di protesta, quello che è sicuro è che “la gente come noi non molla mai”.

Da parte sua Trentino Trasporti ha preferito non entrare nel merito, ma ribadire che la rete dei trasporti urbani ed extraurbani tiene e che i disagi sono contenuti.













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