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Il rito della transumanza secondo Alberto Pattini

Il noto politico ha voluto descrivere la vita dei pastori e i loro luoghi. «Un lavoro che mi ha accompagnato durante il periodo più duro della malattia e mi ha aiutato a voltare pagina»



TRENTO. “Vivere lento” è una filosofia che oggi accomuna un numero sempre maggiore di persone. Un’attività che incarna quasi magicamente tale spirito è la pastorizia, la vita che gli allevatori conducono a stretto contatto con gli animali, scandita dai ritmi della natura.

Alberto Pattini, trentino con trascorsi importanti in politica, ha voluto dedicare il suo libro numero 32 alla transumanza, descrivendo anche grazie a una ricca documentazione fotografica, la vita dei pastori e i loro luoghi, le montagne della nostra regione, Dolomiti in primis.

Il libro, dal titolo “Suoni vaganti in transumanza”, è scritto assieme a Marta Villa e Virginia Zucal ed è patrocinato dall’Unesco. Propone immagini, spiegano gli autori, che ripercorrono la vita di pastori e i luoghi attraversati con il loro gregge durante tutto l’anno: dalle Dolomiti della Val di Fassa e della Val di Fiemme, dalle Pale di San Martino, dalla catena selvaggia del Lagorai fino ai pascoli della pianura veneta.

Pattini sta per dare il via a un tour di presentazioni del libro. La presentazione inizierà con un video quindi ci saranno i discorsi delle autorità e poi la parola passerà agli autori del libro che accompagneranno i presenti nel magico mondo della transumanza, con l’aiuto di molte foto.

L’iniziativa editoriale ha tenuto impegnato Alberto Pattini per diversi mesi, ovvero quelli più duri della malattia che ancora lo costringe a una battaglia quotidiana: «Questo lavoro mi ha accompagnato durante un periodo molto duro, mi ha aiutato a voltare pagina».

Nel libro si fa riferimento ai molteplici aspetti che riguardano la pratica della transumanza e in generale la vita degli allevatori e degli agricoltori: «Abbiamo raccolto delle testimonianze, raccontato storie di giovani che hanno deciso di abbracciare la filosofia della vita lenta, diamo parola ai pastori costretti a fare i conti con la presenza del lupo quale minaccia per i loro greggi, ma parliamo anche dei benefici dell’erba sugli animali e sui consumatori, delle difficoltà di chi sceglie di vivere di pastorizia ma anche delle soddisfazioni che questa attività regala».

Il libro è ricco di documenti, foto e di molti contenuti che raccontano una parte importante della storia e cultura delle nostre montagne.













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