il lutto

Il mondo dell’agricoltura piange Andrea Paternoster: “era un vulcano di idee”

Il 54enne noneso era andato a lezione da Bruno Marigo a Lavarone. Gianluca Barabacovi: “Andrea era un apicoltore all’avanguardia 


di Carlo Bridi


TRENTO. Purtroppo Andrea Paternoster non ce l’ha fatta, dopo poco più di 2 giorni dal gravissimo incidente sull’A22 che lo aveva coinvolto, è venuto a mancare alla giovane età di 54 anni. Particolarmente commosse le parole di Gianluca Barbacovi presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige.  Andrea era stato presidente dell’Associazione Provinciale dei Clubs 3P dal 1988 al 1994 (nella foto del 2009 è assieme ai presidenti 3P ch si sono succeduti) e già allora aveva dimostrato la sua grande capacità organizzativa, ma anche l’entusiasmo e la passione con la quale affrontava ogni problema.

"Per tutta la nostra organizzazione questa notizia è veramente drammatica, Andrea era un vulcano di idee, un visionario, un grande appassionato di api e di cibo, ma di quello vero, come soleva dire lui, un imprenditore con la I maiuscola ma anche una persona di grande cuore”.  Ad affermarlo Luca Deavi storico segretario dell’Associazione provinciale dei Clubs 3P.

“Con Andrea se ne va un grande personaggio del nostro Trentino, un imprenditore che ha saputo dare uno sviluppo enorme alla sua azienda apistica, un apicoltore d’avanguardia, che ha saputo far apprezzare ovunque i suoi prodotti, con la sua morte il Trentino perde una delle menti imprenditoriali più fresche e di grande coraggio.” Ad affermarlo Barbacovi che prosegue questa morte fa riflettere molto sul senso della vita e sui limiti di tutti noi.

Andrea Paternoster ha avuto come guida Bruno Marigo, l’apicolture di Lavarone arrivato dal Veneto negli anni 60 del secolo scorso e che lui ha sempre riconosciuto come suo grande maestro. Bruno, ora ottantacinquenne è rimasto costernato dalla notizia. "Pochi mesi fa – ricorda – era venuto a trovarmi e mi aveva portato le mele della Valle di Non”.

"Andrea –  ricorda il figlio Amelio – ha dormito nel mio letto per mesi quando io nell’88 facevo il servizio militare apprendendo da papà tutti i segreti dell’alveare. Ora papà mi ha pregato di sentire subito l’azienda che ha 10 dipendenti per capire se e come è possibile dare loro una mano. Siamo di fronte ad un’azienda individuale, afferma Marigo, ci son 2 figlie ma nessuna fa la professione del padre.

"Certo – prosegue Amelio – Andrea aveva creata un’azienda che era salita ai vertici a livello nazionale del settore a livello di immagine, in questo campo Andrea era unico”.

Inoltre era un imprenditore che si confrontava con il mondo, lo si trovava nelle più importanti fiere a livello internazionale dove si parlava ci cibo. Non molto tempo addietro abbiamo avuto modo di intervistarlo in occasione di uno dei suoi moltissimi riconoscimenti ricevuti per i suoi prodotti dell’alveare ebbene per lui era solo il frutto del suo lavoro, della sua capacità nel creare una vasta e raffinatezza gamma di mieli che erano entrati nelle cucine dei grandi chef stellati a livello nazionale e non solo.













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