lo scontro

I sindacati: "La Provincia cancelli subito il requisito dei 10 anni, anche per il bonus bebè”

Cgil, Cisl e Uil dopo la sentenza che condanna la Provincia: vincolo discriminatorio, i cittadini sono tutti uguali



TRENTO. "I cittadini sono tutti uguali e la Provincia, nell'attribuzione delle misure di sostegno non può discriminare in base alle origini e alla provenienza. Era abbastanza scontato che il vincolo dei dieci anni di residenza per accedere agli alloggi Itea sarebbe stato dichiarato illegittimo. La Giunta però non ha voluto fare marcia indietro perseverando in una decisione ingiusta, che divide tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Adesso dovranno modificare il regolamento Itea". Così i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino commentano la sentenza della Corte d'appello di Trento che rigetta il ricorso della Provincia contro l'ordinanza del Tribunale che dichiarava discriminatorio il requisito dei dieci anni per accedere alle graduatorie per gli alloggi pubblici e all'integrazione del canone d'affitto.

"Alla luce di questa sentenza - aggiungono i sindacati - auspichiamo che la Giunta Fugatti riprenda in mano le scelte assunte fin qui anche per quanto riguarda l'accesso all'assegno di natalità. Anche per questa misura sono escluse tutte le famiglie che non risiedono da dieci anni sul territorio nazionale". 













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