Sociale

Fugatti risponde ai sindacati: “Su Itea nessuna discriminazione nei confronti degli stranieri”

Il presidente della Provincia non torna indietro: “Per ottenere un alloggio i richiedenti italiani e non devono fornire una documentazione sugli immobili posseduti”

I SINDACATI La critica al presidente Maurizio Fugatti



TRENTO. “Non c’è nessuna volontà discriminatoria nella nostra legge su Itea. Anzi, dirò di più: chiedere agli stranieri di produrre documentazione aggiuntiva reperita nel Paese di origine per poter concorrere alle case Itea è una cosa normale. Agli italiani domandiamo lo stesso”.

A parlare così è Maurizio Fugatti. Il presidente della Provincia risponde ai sindacati trentini che ieri sono tornati a chiedere con forza che la giunta ritiri l'obbligo per i cittadini stranieri di documentare il possesso di immobili. “Bisogna evitare nuove disparità di trattamento, che minano il nostro antico senso di comunità, sulla base di una legge il cui carattere discriminatorio è ora certificato dalla Corte Costituzionale”. Lo hanno fatto dopo che Corte Costituzionale ha bocciato una legge della Regione Abruzzo “fotocopia di quella trentina”.

Maurizio Fugatti è secco: “Non entro nel merito dei motivi che hanno spinto la Corte Costituzionale a bocciare la legge abruzzese. La nostra non è mai stata impugnata e contestata”.

Torna sui motivi che hanno spinto lui e la sua giunta ad andare in questa direzione: “Mi dovete spiegare perché gli italiani che chiedono un alloggio popolare devono presentare una notevole documentazione, anche patrimoniale (possesso immobili incluso), e gli stranieri no. Ci deve essere uguaglianza di trattamento. Ad oggi spesso i veri discriminati sono gli italiani”.

E conclude: “Una difficoltà per gli stranieri di recuperare i documenti che noi richiediamo dai rispettivi Paesi? Se ci sarà questo tipo di problema affronteremo come superarlo. Ad oggi non torniamo indietro.”













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