IL CASO

Fem, Cda senza agricoltori. La Cooperazione: “Strappo che fa male”

Mancato accordo con i sindacati: la giunta provinciale non nominare i componenti proposti. Simoni: “Una scelta che non condividiamo, dal momento che lascia l’Istituto senza una adeguata rappresentanza del settore”



TRENTO. Il cda della nuova Fondazione Mach parte senza la componente del mondo agricolo. Uno strappo che – secondo Federcoop – “fa male a tutta l’agricoltura trentina”.

“La cooperazione agricola trentina – si legge in una nota di Via Segantini – ha lavorato con grande determinazione e in modo unitario per arrivare ad una intesa sui componenti del cda della Fem, tale da garantire una governance autorevole e pienamente rappresentativa delle istanze che vengono dal mondo agricolo locale”.

“Riteniamo di aver compreso con molta responsabilità le direttrici della riforma, facendo sintesi delle varie istanze del mondo agricolo, rappresentando infine una rosa di nominativi espressione dell’unanimità della cooperazione e di una larga maggioranza delle organizzazioni sindacali presenti sul territorio. Nonostante gli sforzi, non è stato possibile raggiungere una intesa pienamente unitaria con tutte le organizzazioni sindacali di settore”.

Ciò ha portato alla decisione della Giunta provinciale di non nominare i componenti proposti. “Uno strappo che fa male a tutta l’agricoltura trentina”.

“È una scelta – ha commentato Roberto Simoni - di cui ci rammarichiamo, convinti come siamo che alla Fondazione Mach non servano bracci di ferro ma progetti condivisi.

Per questo dobbiamo continuare a lavorare per arrivare ad una intesa che salvaguardi da una parte l’unità del mondo agricolo, e dall’altra esigenza di completare la riforma dell’ente, che è fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura trentina.

Già nei prossimi giorni chiederemo un incontro per conoscere le motivazioni tecniche di tale decisione, che non condividiamo. Allo stesso tempo continueremo a lavorare, come fatto nelle ultime settimane, con l’obiettivo della piena coesione all’interno del mondo agricolo”.













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