il varo

Dogado, il motoscafo elettrico un po’ veneziano e un po’ trentino

L’imbarcazione è stata realizzata artigianalmente a Venezia mentre il motore è firmato GardaSolar ed è prodotto al Polo Meccatronica di Rovereto. Un motore pronto per stupire anche il Giappone



ROVERETO. C’era anche un po’ di Trentino, quest’anno, al tradizionale omaggio in memoria dell’inventore Alessandro Volta andato in scena sul lago di Como nel weekend scorso. Una presenza silente, senza vibrazioni né impatto ambientale. Sono queste, infatti, le caratteristiche dei motori elettrici GardaSolar, prodotti in Polo Meccatronica a Rovereto e montati sul “1600 Dogado”, un nuovo modello di motoscafo artigianale realizzato a mano nei cantieri veneziani della Falegnameria Artigianale Pesce e commercializzato da GardaSolar.

Ma questa non è l’unica novità proposta nel 2021 dall’azienda trentina delle barche solari sostenibili. GardaSolar sta infatti progettando un nuovo modello di pedalò a pedalata assistita costruito con materiali 100% riciclabili, che a fine vita potrà essere riconvertito in arredo urbano. Una proposta particolarmente apprezzata dai parchi tematici nordeuropei, tradizionali clienti dell’impresa, ma capace di suscitare interesse anche su mercati lontani, come quello giapponese, scoperto da GardaSolar due anni fa durante una missione organizzata da Trentino Sviluppo.

L’iconico motoscafo in legno – ultimo nato nella Falegnameria artigianale Pesce di Marcon – monta un power train “made in Trentino” ed è frutto della collaborazione tra la storica famiglia di maestri artigiani veneziani e l’impresa GardaSolar, fondata nel 2009 e insediata in Polo Meccatronica, l’hub 4.0 di Trentino Sviluppo a Rovereto.

Cresciuta negli anni grazie anche al sostegno dei bandi per startup finanziati dalla Provincia autonoma di Trento e dall’Unione Europea, l’azienda dal 2010 si è specializzata nella produzione e vendita di barche solari elettriche e sostenibili per il turismo. Queste imbarcazioni colorate e personalizzabili non producono rumori, vibrazioni e gas di scarico. Ciò le rende particolarmente richieste nei lidi lacustri e nei parchi tematici italiani, inglesi e nordeuropei.

«Da qualche tempo – spiega il titolare Alberto Pozzo, ingegnerie aerospaziale laureato al Politecnico di Milano – ci stiamo facendo conoscere anche in Giappone, terra che abbiamo conosciuto due anni fa durante una missione commerciale organizzata da Trentino Sviluppo. Le isole nipponiche, infatti, si sono aperte solo di recente al turismo in barca e quindi offrono un mercato potenzialmente enorme e inesplorato».

Ma le novità non finiscono qui. Negli anni, GardaSolar ha lavorato sull’economia circolare arrivando al lancio, previsto nel 2022, di un pedalò a pedalata assistita 100% riciclabile, che a fine vita non dovrà essere dismesso come rifiuto speciale ma potrà essere trasformato in arredo urbano

«Si tratta di una barca in legno di mogano con ossatura in legno di faggio, interamente realizzata a mano nei cantieri navali Pesce – continua Alberto Pozzo tornando a parlare dell’imbarcazione – su cui abbiamo montato un moderno motore elettrico a magneti permanenti e bassa tensione 48V che realizziamo internamente con una tecnologia disponibile anche per altri cantieri nautici». E dopo il varo a inizio estate al salone nautico di Venezia, il Dogado è stato battezzato sul campo lo scorso weekend sul Lago di Como, a Villa d’Este, in occasione della prima edizione di “Electric Yatching”, il salone dedicato alla mobilità nautica elettrica. Durante la kermesse, l’imbarcazione “powered by Trentino” ha capitanato l’omaggio sull’acqua al Tempio Voltiano, il museo scientifico di Como dedicato alla memoria dell’inventore della pila Alessandro Volta.













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