La pandemia

Covid, in Alto Adige il 90% dei pazienti in rianimazione non è vaccinato

L’assessore provinciale Thomas Widmann: «Non è il momento di abbassare la guardia». Nella maratona vaccinale somministrate 46.859 dosi



BOLZANO. Dopo la maratona vaccinale dell'ultimo fine settimana, per combattere la diffusione del contagio da Sars-Cov-2 la Provincia di Bolzano lancia un'offensiva informativa.

«Non è il momento di abbassare la guardia - sostiene l'assessore alla sanità, Thomas Widmann - per tanti cittadini, l'informazione sui vaccini non è mai abbastanza e noi continueremo a garantire un'offerta sufficiente a tutti coloro che vogliono vaccinarsi».

La situazione epidemiologica dell'Alto Adige presenta luci e ombre.

Se, da un lato, come sottolinea Widmann, l'incidenza dei nuovi casi, da inizio dicembre, è calata, dall'altro la pressione sul sistema sanitario è ancora forte.

«Attualmente abbiamo circa 50 pazienti in terapia intensiva, poco meno della metà per Covid - riferisce ancora Widmann - il 90 per cento dei pazienti Covid-19 in rianimazione sono non vaccinati».

Il bilancio della maratona vaccinale è positivo per la giunta provinciale: sono state somministrate 46.859 dosi; di queste, 5.483, poco più dell'11 per cento, erano prime dosi. Ancora meglio è andata con le dosi “booster”: sono state 128.672.

«Questo ci porta ai primi posti in Italia per terze dosi somministrate - sottolinea Widmann - ci sono ancora 24.000 persone che potrebbero ricevere la terza dose entro la fine dell'anno e di queste 14.000 si sono già prenotate».













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