Sanità

Covid, circolare dell'Asl altoatesina: «I no vax-guariti non possono lavorare»

Interessati 1200 lavoratori. Il direttore Zerzer ai dirigenti: «Gli Ordini non possono riammettere in corsia»



BOLZANO. «I guariti non vaccinati restano sospesi e non possono tornare a lavorare in corsia». Lo scrive il direttore dell’Asl - Florian Zerzer - in una circolare ai dirigenti. Speravano di poter tornare in servizio i 1.200 operatori sanitari non vaccinati ma nel frattempo guariti dal Covid, di cui 541 dell’Asl, sospesi dal lavoro e dallo stipendio.

Ma l’Avvocatura di stato a fine gennaio aveva confermato il parere già espresso a metà ottobre dello scorso anno: «I guariti non vaccinati non possono tornare a lavorare in corsia in quanto i vaccinati non si possono equiparare ai non vaccinati guariti». Questione sempre sostenuta da Marco Cappello, direttore ripartizione legale Asl.

E adesso Zerzer lo scrive nero su bianco. «Gli atti di accertamento del dipartimento di prevenzione emessi prima del 26.11.2021 conservano la loro efficacia anche dopo il passaggio di competenze agli ordini. Pertanto, il personale “accertato” prima del 26.11. 2021 e conseguentemente sospeso, può essere riammesso in servizio esclusivamente previo adempimento dell’obbligo vaccinale, ovvero esclusivamente dopo il completamento del ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose oppure guarigione + 1 dose di vaccino)».

Quindi da Zerzer arriva una precisazione sugli ordini professionali sempre più in difficoltà perché i guariti premono per la revoca della sospensione.

Così il presidente dell’ordine dei medici Claudio Volanti: «Stiamo aspettando direttive dal Ministero e da Fnomceo. L’incertezza è ampia. in Italia molti ordini hanno revocato la sospensione ai guariti. Altri no».

«Gli ordini - scrive Zerzer - non hanno il potere di intervenire per i casi già accertati e sospesi dal datore di lavoro e, pertanto, non possono determinare una riammissione allo svolgimento delle attività lavorative».

Quindi la direttiva sul personale non ancora sospeso e guarito. «Il personale non ancora sospeso per il quale sia stato avviato il processo di accertamento, qualora guarito - scrive Zerzer - può documentare il differimento dell’obbligo vaccinale ecc. In tal caso il processo di accertamento verrà rinviato ed il lavoratore potrà restare in servizio fino al termine del periodo di differimento riportato dal proprio medico di famiglia sul certificato».













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