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Coronavirus, quasi pronto il vaccino del Cibio di Trento

La formulazione entro un mese, ma la ricerca necessita di investimenti. Sarà di facile produzione e ideale per una diffusione in serie anche nei Paesi in via di sviluppo



TRENTO. Il vaccino contro il Sars-CoV-2 in studio presso il Centro di biologia cellulare computazionale e integrata (Cibio) dell'Università di Trento ha dato buoni risultati sulla sperimentazione sui topi, stimolando la produzione di anticorpi. Lo conferma il responsabile del progetto Guido Grandi, direttore vicario del Dipartimento di biologia.

Il lavoro per la realizzazione di un vaccino contro il coronavirus è iniziato nei laboratori di Povo (Trento) alla fine del mese di marzo, in collaborazione con la startup Bionvis Srl, di Siena. Secondo quanto riferito da Grandi, la formulazione del vaccino sarà ottimizzata nell'arco di un mese. Entro fine anno, invece, potrebbe iniziare la sperimentazione sull'uomo.

«Abbiamo dimostrato che il nostro vaccino funziona sui topi, stimolando la produzione di anticorpi e garantendo l'immunità al contagio. Il funzionamento è particolarmente innovativo, perché induce gli anticorpi a legarsi al recettore specifico del virus, evitando che l'infezione passi alle cellule», ha detto Grandi.

Il vaccino del Cibio, a detta di Grandi, è economico e di facile produzione, ideale per una diffusione in serie anche nei Paesi in via di sviluppo. Al momento, la sperimentazione nei laboratori di Trento è quasi terminata. Per continuare il processo di studio, che prevede la sperimentazione sull'uomo, i ricercatori necessiteranno di nuovi investimenti.













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