la storia

Carlo Budel, addio a Capanna Punta Penia: «E’ stato bellissimo, grazie a tutti»

Il rifugista si congeda dalla Marmolada: «Voglio tornare a funghi e pescare, non vivo l’estate da sette anni»



TRENTO. «Ultimo giorno....Tu Arrigo resterai la persona più figa che ho conosciuto quassù....Sono triste ho passato due anni della mia vita qui, ci tornerò da ospite....Voglio tornare a funghi e pescare non vivo l'estate da 7

anni.....E stato bellissimo grazie a tutti». Con queste parole postate su Facebook Carlo Budel, 51 anni, bellunese, si è congedato dal “suo” rifugio, Capanna Punta Penia, in cima alla Marmolada, il più alto delle Dolomiti a quota 3343 metri.

Le sue foto e i suoi video dal ghiacciaio sono finite sui telegiornali nazionali, sui siti internet dei principali quotidiani e sui social network con centinaia di migliaia di visualizzazioni.

«Può capitare che quassù arrivi la neve in piena estate», ha raccontato durante i suoi sette anni in Marmolada. Ha resistito per sette estati, custode solitario di un rifugio antico realizzato con i resti delle baracche militari austriache della Grande Guerra, aggrappato alla montagna con otto tiranti d’acciaio.

Vita dura, l’approvvigionamento avviene zaino in spalla e per lavare i piatti Budel scioglieva l’acqua nella stufa: «Ma quando guardo negli occhi le persone che arrivano in vetta vedo la felicità». Il cellulare? Dipende da quale parte tira il vento: «A volte prende a volte no, quando c’è campo ne approfitto per mandare le mie foto».

 













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