IL CASO

Bolzano, torna a casa il corpo di Luca Romania, il quarantenne ucciso in Brasile

La sorella Alice: "Questi mesi sono stati un inferno". L'uomo aveva iniziato una nuova vita dopo un passato tormentato



BOLZANO. Domani il corpo di Luca Romania arriverà a Bolzano. Lunedì alle 13.30 i funerali a San Pio X, la sua parrocchia, a due passi dal palazzo Ipes di via Similaun dove era cresciuto con la mamma Eva e le sorelle Tiziana e Alice.

L’hanno ammazzato lo scorso 25 agosto a Simoes Filho, nell'area metropolitana di Salvador de Bahia. Aveva solo 41 anni. Ucciso e bruciato in un’auto insieme ad un’altra persona.

«Questi due mesi - racconta la sorella Alice - sono stati un inferno. Non riusciamo a capire perché? Perché ce l’hanno portato via, e in quel modo atroce...».

Luca aveva avuto la forza di rialzarsi dopo un passato tormentato. Il coraggio di combattere i suoi demoni e ripartire daccapo. Un nuovo matrimonio, la fede in Cristo, il lavoro di tatuatore con il suo pazzesco talento per il disegno a mano libera, il figlio Jamal avuto dalla prima moglie. «La ragione della sua vita - sussurra Alice -. Quando è nato mio nipote, Luca si è tatuato il nome sul cuore avvolto in una stella...». 

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