Vivere con la Sla: Giuseppe Trupia racconta la sua storia in un libro

Verrà presentato domani alle ore 15, nella casa di riposo Città di Riva, «Io non mi arrendo», il libro scritto da Giuseppe Trupia (nella foto di qualche anno fa), originario di Canicattì, ma a lungo...



Verrà presentato domani alle ore 15, nella casa di riposo Città di Riva, «Io non mi arrendo», il libro scritto da Giuseppe Trupia (nella foto di qualche anno fa), originario di Canicattì, ma a lungo residente a Pranzo di Tenno, sino a quando una malattia degenerativa, la Sla, lo ha costretto al ricovero in una struttura attrezzata per assisterlo. In Trentino Trupia si è affermato come abile artigiano. Nel 2004 l’arrivo di un figlio e la sensazione di aver trovato tutto ciò che nella vita si può desiderare: poi, 12 anni fa, la scoperta della malattia. «Nel mio libro parlo delle difficoltà dovute alla malattia, ma anche dell'affetto dei familiari sempre presenti e del calore umano che danno gli amici e l'aiuto che possono dare nei momenti di sconforto. La SlA è una malattia molto invalidante, in poco tempo si perde la capacità di camminare, mangiare dalla bocca, gesticolare e in molti casi anche quella di respirare. Certamente la vita è bella e vale la pena di viverla serenamente con tutti, anche se con mille difficoltà».













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