Slitta Expo Riva Schuh Fierecongressi è in “cassa” 

I danni della pandemia. La storica fiera delle scarpe potrebbe essere anticipata a dicembre La società ha già perso un milione di euro a causa dell’annullamento di importanti congressi


Gianluca Ricci


Riva. Expo Riva Schuh salta un turno. La pandemia di Covid-19 non ha risparmiato, come era prevedibile, nemmeno la storica fiera delle scarpe, la cui edizione estiva apriva tradizionalmente la stagione per un’amplissima platea di operatori turistici del territorio, rimasti ora privi anche del giro d’affari indotto dalla manifestazione. Il Consiglio di Amministrazione di Riva del Garda Fierecongressi, riunitosi l’altro giorno, ha preso atto dell’impossibilità di organizzare l’evento, insieme all’associato Gardabags, e ha rimandato a tempi migliori, di fatto annullando quella che sarebbe stata la 94^ edizione, prevista fra il 13 e il 16 giugno prossimi.

La speranza di Pellegrini

«La nostra speranza – ha detto Roberto Pellegrini, presidente della società rivana – è quella di rielaborare un calendario che ci permetta di limitare i danni. In questi giorni sono partiti centinaia di questionari indirizzati ai nostri stakeholder per capire se ci sono i presupposti per poter anticipare la prossima edizione di gennaio alla prima decade di dicembre. In questo modo potremmo contabilizzare i proventi sull’esercizio 2020 e di fatto mitigare le conseguenze negative dell’annullamento dell’edizione estiva. Una manovra che, se andasse in porto, garantirebbe ossigeno anche alle tantissime attività che a Riva e dintorni contano sulle fiere per ampliare il loro fatturato».

Tuttavia non è detto che espositori e visitatori manifestino interesse per l’anticipo prospettato loro, anche perché in tutto il mondo si stanno operando le medesime scelte e il rischio di sovraffollamento dei calendari negli ultimi mesi dell’anno è più che concreto. «Nel caso in cui rispondessero picche – ha aggiunto il presidente Pellegrini, in questi giorni impegnato su più tavoli tra una videoconferenza e l’altra – la società rischia di dimezzare il suo fatturato.

Il core business azzoppato

Ad oggi, con l’annullamento di importanti eventi congressuali come l’International Symposium on Capillary Chromatography, previsto per maggio, e altri, la società ha già perso un milione di euro, in pratica quasi la metà del suo business legato ai congressi. Se non si riuscisse ad anticipare l’edizione invernale di Expo Schuh a dicembre, la perdita nel settore fieristico salirebbe a 6 milioni. Se però ci fosse la disponibilità ad anticipare di un mese, potremmo decidere di rinnovare il calendario in base a questa novità e prevedere per gli anni a venire l’edizione estiva a giugno e quella invernale a dicembre». Tuttavia al momento si lavora a vista: non essendo possibile disporre di date certe sulla conclusione dell’emergenza, si cerca di progettare i futuri sviluppi societari immaginando i possibili scenari. «Dobbiamo monitorare la situazione minuto per minuto – ha spiegato Pellegrini – lavorare per attenuare l’impatto negativo di questa vicenda e al tempo stesso attrezzarci per essere in prima fila nel momento in cui tutto ciò finirà. Avanti dunque con gli investimenti alla Baltera, nella speranza che dalla Provincia giungano sussidi specifici per garantirci la necessaria continuità».

Ridimensionamento

Sussidi che si spera possano essere indirizzati anche al personale della società, per il quale oggi si profila un ridimensionamento operativo: «In quest’ambito – ha concluso Pellegrini – abbiamo deciso di procedere mese per mese. In aprile i collaboratori esauriranno ferie e permessi, si attrezzeranno con il telelavoro e ricorreranno ad una settimana di cassa integrazione. Per maggio vedremo. Tuttavia mi preme sottolineare come tutti, ma proprio tutti i collaboratori di Riva del Garda Fierecongressi, abbiano manifestato massima disponibilità e un’encomiabile reazione agli eventi: c’è proprio da andare fieri di loro».













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