Ad Arco il catasto dei cartelli stradali 

La Gemmlab ha rilevato oltre 4.000 segnali su tutto il territorio. Bresciani: «La mappa ci dirà dove servono le migliorie»


di Gianluca Marcolini


ARCO. Oltre quattromila segnali stradali. In media ventitré ogni chilometro di strada, per un totale di quasi 140 chilometri sull’intero territorio comunale. Ad Arco i cartelli di stop, divieto e precedenza (e il resto della gamma) sono stati fotografati, schedati e inseriti in una banca dati che consentirà all’amministrazione municipale di tenerli costantemente sotto controllo, migliorando così la gestione della viabilità.

Non era la “solita” auto di Google quella che in questi ultimi due giorni ha percorso la città in lungo e in largo. A guidarla, infatti, erano i tecnici della Gemmlab, la società padovana incaricata dal Comune di mappare ogni centimetro di Arco per rilevare la segnaletica stradale. Un progetto innovativo, il primo in Trentino, voluto dal vicesindaco Stefano Bresciani e che ha impegnato per due anni la giunta (oltre al vicesindaco anche l’assessora Marialuisa Tavernini), l’ufficio informatica del Comune, guidato dall’ingegnere Daniele Lo Re, l’ufficio tecnico e la Polizia locale. E naturalmente i referenti della Gemmlab, Giovanni Manta e Michele Nocera. I risultati di questo lavoro sono stati presentati ieri mattina, in piazzale Segantini, dove faceva bella mostra di sé l’auto utilizzata per mappare le strade di Arco. In due giorni sono state percorse tutte le strade del centro e delle frazioni: grazie alle telecamere ad alta definizione, stereoscopiche e con immagini a 360 gradi, e ai laser scanner è stato effettuato il rilievo completo della segnaletica stradale verticale.

«Una volta trasferite le informazioni sul data base saremo in grado di fornire all’amministrazione una mappa digitale per quanto concerne la segnaletica della città - hanno spiegato i tecnici - consentendole, così, di avere sempre a disposizione un quadro d’insieme e una situazione che verrà tenuta costantemente aggiornata».

Il passaggio successivo sarà identificare i punti di criticità e risolverli. «Questo progetto è stato voluto per disporre di uno strumento tecnologicamente avanzato in grado di consentirci di individuare le situazioni critiche ed agire di conseguenza per migliorare la viabilità stradale. Per fare questo non serviranno più continui sopralluoghi ma basterà consultare la banca dati e decidere dove intervenire per cambiare la segnaletica, sostituirla, aggiornarla. Con un vantaggio anche in termini di spesa pubblica».

L’iniziativa fa parte di un programma che ha visto i suoi albori diversi anni fa con la schedatura del patrimonio immobiliare e l’implementazione dell’anagrafe. Il lavoro effettuato dalla Gemmlab, costato in tutto 25 mila euro, permetterà di avere anche un rilievo fedele dei numeri civici. In prospettiva potrebbe essere utile anche per raccogliere altre informazioni, ad esempio sullo stato di conservazione delle piante ad alto fusto.













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