CARABINIERI

Anziana investita a Fiè, ci sono due denunce

L'incidente si era verificato nella giornata del 25 novembre scorso. La persona alla guida dell'auto aveva proseguito la marcia senza fermarsi

IL FATTO - Fiè allo Sciliar, 82enne investita sulle strisce: si cerca la persona alla guida dell'auto



BOLZANO. I militari della Compagnia Carabinieri di Ortisei hanno denunciato due persone per l’investimento di un pedone avvenuto il 25 novembre scorso.

Quel giorno un’anziana signora, residente nel comune di Fiè allo Sciliar, è stata travolta sotto lo sguardo sconvolto del marito poco dopo essere scesi dall'autobus proveniente da Bolzano.

Teatro di questa triste vicenda la SP24, nel tratto isolato della frazione di San Costantino. I due coniugi stavano attraversando la strada in prossimità delle strisce pedonali, vicino alla fermata dei mezzi di trasporto pubblico, quando un SUV nero è piombato sulla donna che era di pochissimo avanti al marito.

L’auto nemmeno decelera e scompare dietro una curva. Neppure il tempo, quindi, di capire il tipo di mezzo, ma solo il colore.

Il lavoro degli investigatori pareva quasi impossibile tanto pochi erano gli elementi inizialmente a disposizione dei Carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Ortisei, ma con pazienza e dedizione i militari hanno cominciato a ricostruire l’accaduto un tassello alla volta.

All’inizio era noto solo il colore dell’auto e l’orario nel quale l’autobus aveva effettuato la fermata dove erano scesi gli anziani coniugi; da questi elementi, con il fondamentale aiuto delle immagini delle telecamere stradali, è stato possibile prima individuare un ristretto numero di auto nere passate nell’orario dell’incidente, poi restringere le ricerche a un singolo modello e, infine, risalire alle auto transitate nei momenti subito prima e dopo l’incidente.

Un lavoro a ritmi serrati per il fondato timore dei militari gardenesi che il pirata della strada si liberasse del veicolo o lo facesse riparare.

Da qui è stato poi possibile individuare i testimoni le cui dichiarazioni hanno finalmente permesso di ricostruire l’accaduto, individuando l’auto pirata e i suoi occupanti. In particolare a un uomo erano rimaste in mente alcune cifre della targa che poi i militari hanno potuto con vari tentativi ricostruire incrociando i dati della motorizzazione coi dati delle anagrafi comunali.

Quindi i carabinieri, per avere un quadro probatorio completo, sono andati a casa dei sospettati e hanno trovato un SUV nero con dei danni assolutamente compatibili con l’investimento della signora.

I due uomini hanno confermato la loro presenza sulla SP24 e il transito dal luogo dell’incidente. Ma hanno raccontato delle versioni non credibili e anzi assolutamente confutabili dagli investigatori. Si tratta di due tunisini sulla cinquantina, regolari in Italia e impiegati nella ristorazione.

Il conducente e proprietario del grosso SUV tedesco è stato denunciato per i reati di lesioni personali gravi e fuga con omissione di soccorso. Il passeggero, che ha mentito per coprire le malefatte del compare, è stato denunciato per il reato di favoreggiamento personale.













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