Tavernini (M5S) chiede verifiche sul nuovo edificio

Dro. Denuncia scarsa chiarezza a proposito dell’edificio che ospita, tra le varie attività, il supermercato Conad, il consigliere comunale pentastellato, Alvaro Tavernini, e lo fa, utilizzando uno...


Katia Dell’eva


Dro. Denuncia scarsa chiarezza a proposito dell’edificio che ospita, tra le varie attività, il supermercato Conad, il consigliere comunale pentastellato, Alvaro Tavernini, e lo fa, utilizzando uno degli strumenti introdotti dal Comune sul proprio sito, su sollecitazione dello stesso Movimento, l’applicazione “Sensor Civico”. Definito dal rappresentante dei 5 Stelle, «una tra le eredità meno gradite dell’amministrazione Fravezzi», il complesso che trova spazio tra la rotatoria lungo la Ss45bis e l’ingresso al centro di Dro, sarebbe, per Tavernini, «un parallelepipedo scuro, fortemente impattante, realizzato grazie a una serie di specifiche deroghe, che ora andrà a subire variazioni, a seguito dell’ennesima variante, caratterizzata da un esame sommario della pratica edilizia e da un’insolita e straordinaria velocità nella procedura. Il progetto e le variazioni – chiarisce infatti meglio il consigliere – sono stati approvati in Commisione Edilizia nel giro di soli 3-4 giorni dalla loro presentazione e senza alcuna osservazione». Una procedura a suo avviso poco chiara, che si somma, come scrive ancora in un comunicato ufficiale, «a due elementi che rendono il parere della commissione viziato da gravi irregolarità: il voto di un componente che collabora proprio con la progettista del nuovo edificio e un’ incongruenza fra il numero dei presenti e il numero dei votanti». Ma la richiesta di delucidazioni da parte del Movimento, stavolta, non passa per atti formali, bensì per mezzo di “Sensor Civico”, l’applicazione presente sul sito del Comune che permette ai privati cittadini di raggiungere l’amministrazione, segnalando eventuali situazioni di criticità. «Chiediamo al sindaco di verificare la correttezza della procedura – conclude Tavernini, non senza citare en passant - l’esistenza di misure in grado di coinvolgere la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica».















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