Festa a sorpresa, multati gli ideatori per la movida 

Il compleanno agrodolce. “Vittima” la vicesindaco di Dro, Michela Calzà, invitata al circolo di tamburello con altre sessanta persone. Ma le forze dell’ordine notano l’assembramento



Dro. Cinquant’anni sono un traguardo che non si scorda tanto facilmente perché rappresentano mezzo secolo di vita e saranno ancor più difficili da dimenticare se la festa a sorpresa, realizzata alla festeggiata al tempo del Covid-19 ha prodotto un aggregamento corposo di persone con annessa sanzione a due dei partecipanti che si sono auto definiti gli organizzatori della bizzarra festa di compleanno.

La disavventura è capitata alla vice sindaco di Dro Michela Calzà che la scorsa sera è stata invitata al circolo di tamburello di Dro sulla strada provinciale 84 in direzione Drena per quella che si è poi rivelata essere una partecipata festa a sorpresa per i cinquant’anni della vicesindaco. Il territorio di proprietà comunale non è però esente dalle normative Covid e gli oltre 60 invitati hanno inevitabilmente creato un corposo assembramento che è stato notato e segnalato alle forze dell’ordine.

Tempestivo l’intervento che ha portato i pubblici ufficiali sul luogo del misfatto identificando le persone presenti, tra cui la vicesindaco, proprio nel mezzo della festa. La giustizia è uguale per tutti e quindi inevitabilmente le forze dell’ordine hanno chiesto chi fossero gli organizzatori della festa per procedere al verbale. Due le sanzioni che sono state notificate, una al marito della vicesindaco e una al referente del circolo di tamburello droato, per un valore di 300 euro ciascuno come previsto dalle norme contro le aggregazioni.

Tirata di orecchie, ci permettiamo di fare invece, e non certo per festeggiarla, per Michela Calzà che, in qualità di vicesindaco, proprio per il delicato ruolo che copre come garante delle istituzioni, avrebbe dovuto chiedere gentilmente a tutti di annullare la festa perché non conforme alle norme soprattutto vista l’alto numero di presenti che stando a quanto potuto accertare dalle forze dell’ordine erano circa una sessantina.

La pericolosità del Covid non è ancora cessata del tutto e l’auspicio è che questo spiacevole inconveniente che ha visto coinvolto anche uno dei nostri politici altogardesani, serva da monito a tutti affinché non si abbassi la guardia e si rispettino fino a revoca ministeriale le direttive sul distanziamento interpersonale, sul corretto uso della mascherina e più generalmente sulla continua igiene delle mani.

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