Dro ha festeggiato i 13 nuovi diciottenni

Dro. Si è celebrata nei giorni scorsi, in ritardo a causa dell’emergenza sanitaria della scorsa primavera, rispetto al tradizionale appuntamento del 2 giugno, la “Festa del diciottenni” del Comune di...



Dro. Si è celebrata nei giorni scorsi, in ritardo a causa dell’emergenza sanitaria della scorsa primavera, rispetto al tradizionale appuntamento del 2 giugno, la “Festa del diciottenni” del Comune di Dro. Nato nel 2006, su ispirazione da un proposito dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e su volontà della presidente del Consiglio droato Ginetta Santoni, il momento di accoglienza dei nuovi cittadini maggiorenni nella comunità e nelle istituzioni ha avuto allora per quest’anno una declinazione un po’ particolare: niente brindisi e niente visita (come invece programmato prima del Covid-19) in Consiglio provinciale, per i 13 nati nel 2002.

«Abbiamo comunque accolto i ragazzi in Comune – ha spiegato la presidente Santoni – alla presenza del sindaco Vittorio Fravezzi e di parte della Giunta, nonché di don Stefano Anzelini e di rappresentanze dei Corpi della Polizia municipale, dei Vigili del Fuoco Volontari di Dro e dei Carabinieri. Pur in una forma ridotta, insomma, è stato un momento di festa, in cui i ragazzi hanno potuto approfondire il tema dell’amministrazione della cosa pubblica e sono stati omaggiati, come di consueto, della Costituzione, dello statuto regionale e di quello comunale – prosegue la presidente del Consiglio».

Fortemente voluto dai genitori e dagli stessi partecipanti, conclude Santoni, «l’incontro è stato allora un’occasione per ribadire ai ragazzi la vicinanza delle istituzioni ai cittadini anche in questo particolare momento e l’importanza del loro essere parte attiva nella comunità, a prescindere da questioni di età anagrafica. Il loro punto di vista, del resto, può essere molto diverso da quello della fascia più anziana, ma non per questo meno rilevante – ha chiarito infine la presidente del consiglio, Ginetta Santoni -. Da ultimo, ma non per questo meno importante, si è voluto omaggiarli con un piccolo libriccino sulle donne che hanno fatto la Costituzione, così da avvicinarli anche al concetto di parità di genere». K.D.E.

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