Alloggi per famiglie in difficoltà 

Saranno ricavati a Villa Teresita ad Arco e destinati a richiedenti asilo e a persone in stato di disagio


di Gianluca Marcolini


ARCO. Alloggi gratuiti, e temporanei, destinati ad ospitare famiglie e persone che versano in stato di grave bisogno, ad incominciare dai richiedenti asilo ma anche dai nuclei familiari della nostra zona in forte difficoltà. Li sta per realizzare la Fondazione Comunità Solidale a “Villa Teresita”, l’immobile di proprietà della Congregazione delle Suore della Carità della Santa Croce che è situato nelle vicinanze dell’Ospedale San Pancrazio. L’edificio, oggi, non è adoperato dalle religiose che l’hanno così messo a disposizione della Fondazione al fine di ricavarne degli spazi da destinare a scopi sociali.

I lavori alla villa arcense consentiranno di ricavare alcuni appartamenti (si parla di 3-4 alloggi) che verranno adoperati nella gestione delle emergenze e per un determinato periodo di tempo, in attesa di soluzioni più durature. Per dare corso all’intervento è stato chiesto, nei giorni scorsi, all’amministrazione arcense il via libera al cambio di destinazione d’uso che è stato concesso dopo la sottoscrizione di una convenzione che prevede l’utilizzo dei futuri alloggi anche per fronteggiare eventuali situazioni di difficoltà riguardanti le famiglie della nostra zona.

«Questo intervento non può certo essere considerato risolutivo per quanto concerne i problemi che oggi siamo costretti ad affrontare - spiega l’assessora alle politiche sociali Silvia Girelli - ma è comunque un’iniziativa importante perché si inserisce nel solco di progetti concreti che si stanno portando avanti. Il Comune, in questo caso specifico, recita più che altro un ruolo di facilitatore ma la convenzione che abbiamo voluto sottoscrivere ci permette di collaborare con la Fondazione Comunità Solidale. Il progetto è ancora tutto da costruire, nei dettagli, ma l’intenzione è di porre le basi per un percorso su Villa Teresita che potrebbe proseguire oltre; sarebbe davvero importante». Le modalità di utilizzo dell’immobile, così come l’assegnazione degli alloggi, dovranno essere concordate con il Comune.













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