la decisione

Alpeggi trentini: più controlli contro le speculazioni su malghe e pascoli

Nelle ultime stagioni di alpeggio sono state riscontrate alcune criticità - quasi sempre legate ad un utilizzo speculativo delle superfici - con l’assenza di attività di pascolamento delle aree dichiarate



TRENTO. Per contrastare le speculazioni da parte di quanti guardano ai pascoli come strumento per ottenere i pagamenti diretti previsti dalla Pac (Politica agricola comunitaria) mediante il minimo impegno nell'attività di alpeggio, in Trentino è stata prevista la definizione di uno specifico protocollo.

Il documento, introdotto con un atto di indirizzo dalla Giunta provinciale, riguarda la pianificazione e l'esecuzione dei controlli sul bestiame che veda coinvolte l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, il Corpo forestale provinciale, l'Agenzia provinciale per i pagamenti e possibilmente anche le Amministrazioni proprietarie dei pascoli.

Al termine della stagione di alpeggio, l'esito dei controlli svolti sul territorio provinciale sarà utile alla Giunta per mettere in luce le criticità riscontrate e individuare le soluzioni operative più appropriate.

Nelle ultime stagioni di alpeggio - precisa la Provincia di Trento - sono state riscontrate alcune criticità, quasi sempre legate ad un utilizzo speculativo delle superfici, con l'assenza di attività di pascolamento delle aree dichiarate.

In questo contesto, la Giunta ha ritenuto opportuno intensificare i controlli sugli animali alpeggiati, con particolare riguardo al momento della loro movimentazione per la monticazione, per contrastare efficacemente i tentativi di frode legati a false dichiarazioni sulla consistenza degli animali condotti in quota.













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