Sicurezza

Strade, controlli a tappeto: fermate 60 moto, 14 sanzioni

Aumenta la presenza di pattuglie con il moltiplicarsi delle due ruote che sfrecciano nel periodo ormai quasi estivo: nei giorni scorsi in Valsugana, Alto Garda, Giudicarie e val di Ledro, esordio della nuova modalità di azione, tesa soprattutto a scoraggiare i motociclisti che non rispettano il Codice: multe prevalentemente per eccesso di velocità e superamento della striscia continua

 



TRENTO - Nei giorni scorsi lungo le principali arterie stradali della Valsugana, dell’Alto Garda, delle Giudicarie e della valle di Ledro, sono stati effettuati servizi congiunti tra pattuglie di motociclisti della sezione della polizia stradale di Trento e dei carabinieri delle compagnie di Borgo Valsugana e di Riva del Garda. 

Il servizio, spiega un comunicato stampa, prevalentemente orientato a prevenire comportamenti imprudenti alla guida scoraggiando in particolar modo quei motociclisti «che talvolta approcciano le strade e i tornanti in modo fin troppo sportivo, rasentando condotte spericolate in grado di mettere a repentaglio l’incolumità non solo propria, ma anche degli altri utenti della strada».

Perciò si è reso necessario implementare l’attività di prevenzione mediante gli assetti moto-montati a disposizione delle singole forze dell’ordine operanti sul territorio, al fine di garantire un’azione più efficace.

«Nel corso dei servizi congiunti - si legge nella nota - effettuati nelle giornate di mercoledì e giovedì sono stati nel complesso controllate oltre 60 moto e contestate 14 violazioni prevalentemente per eccesso di velocità e superamento della striscia longitudinale continua.

Non sono mancati, ovviamente, anche gli automobilisti indisciplinati, tra cui uno che guidava parlando al telefonino, violazione che ha comportato il ritiro della patente.

In totale sono state comminate sanzioni per un importo complessivo di 1.110 euro e decurtati 25 punti dalle patenti degli incauti guidatori».

Questa modalità dei controlli proseguirà nelle prossime settimane e per tutto il periodo estivo, «con l’intento di scoraggiare comportamenti pericolosi da parte di automobilisti e motociclisti, specie in approccio ai valichi montani».

 













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