Alto Adige, picchia a sangue la moglie davanti alla figlia di 8 anni
La donna, esasperata per i continui soprusi e le violenze, ha chiamato la polizia, che l’hanno trovata con il volto tumefatto. L’uomo, un 55enne italiano, è stato arrestato; madre e figlia trasferite in una casa protetta
BOLZANO. Sono quasi all’ordine del giorno, purtroppo, le richieste a seguito delle quali le forze dell’ordine sono chiamate ad intervenire d’urgenza per far fronte a gravi situazioni di violenza domestica.
L’ultimo caso, in ordine di tempo, riguarda una richiesta di aiuto da parte di una donna di Oltrisarco, arrivata nel pomeriggio di alcuni giorni fa alla centrale operativa della Questura.
La donna, in forte stato di agitazione ed in lacrime, riferiva di essere stata picchiata e minacciata di morte dal marito. Giunte immediatamente nel luogo indicato, le pattuglie della squadra “Volanti” facevano subito ingresso nell’appartamento indicato, dove trovavano una enorme confusione e diversi oggetti gettati a terra, mentre marito e moglie erano intenti a discutere animatamente e ad alta voce, il tutto in presenza della figlia di 8 anni.
La donna appariva visibilmente provata, presentando l’occhio destro tumefatto e insanguinato, accusando inoltre forte dolore al naso e alla testa dovuto al fatto che poco prima il marito l’aveva colpita con un pugno in pieno volto, per poi colpirla nuovamente con il dorso della mano destra.
Immediatamente veniva chiesto l’intervento dell’ambulanza del “118” e dei sanitari, i quali, giunti anch’essi immediatamente nell’appartamento, provvedevano a trasportare madre e figlia presso il pronto soccorso per gli accertamenti e le cure del caso; al termine delle visite mediche alla vittima veniva certificata una prognosi di guarigione di 15 giorni per i traumi e le ferite riportati.
Quindi, dopo essere stata accolta in un luogo protetto e convintasi a sporgere denuncia nei confronti del marito, la donna, in lacrime ed in preda alla disperazione, raccontava di essere stanca di vivere simili soprusi. Non era infatti la prima volta che veniva percossa dal coniuge e che l’aggressione non era altro che uno dei tanti episodi di violenza fisica e verbale che era stata costretta a subire negli ultimi anni.
Accompagnato in ufficio l’uomo – un 55enne cittadino italiano incensurato – è stato arrestato per il reato di atti persecutori e portato in carcere, dove è stato raggiunto da un provvedimento di ammonimento emesso dal questore Paolo Sartori.