Droga e soldi sporchi riciclati in bar e hotel: 37 misure cautelari in Trentino
Vasto blitz antidroga e antiriciclaggio della Finanza questa mattina, mercoledì 7 maggio, nel capoluogo e in località turistiche: disposto anche il sequestro di beni per 12 milioni di euro per reati contro la pubblica amministrazione, traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori
TRENTO. Mega operazione anticrimine in corso questa mattina, che vede impegnati i finanzieri del comando provinciale di Trento, nell’ambito di un’indagine delegata e coordinata dalla Procura di Trento, con l'esecuzione di 37 ordinanze di custodia cautelare.
Si tratta dell'esito di complesse indagini che intrecciano lo spaccio di droga in varie località della provincia e il riciclaggio attraverso attività commerciali del relativo denaro sporco.
I dettagli della maxi indagine sono stati illustrati in conferenza stampa alle 10.30 dal procuratore capo della Repubblica di Trento, Sandro Raimondi, e dal comandante provinciale della guardia di finanza, Danilo Nastasi.
Sono stati 200 i finanzieri impegnati questa mattina, per l'esecuzione di ben 37 ordinanze di custodia cautelare. Utilizzati anche i cani antidroga e gli elicotteri, per mettere in scacco diversi gruppi di criminalità organizzata operanti in provincia.
Il procuratore Raimondi ha spiegato che sono stati posti sotto sequestro ristoranti, alberghi e bar, sia nel capoluogo sia in località turistiche trentine: le accuse sono di spaccio di sostanze stupefacenti e di riciclaggio del denaro sporco. I sequestri preventivi riguardano un capitale di circa 12 milioni di euro.
Il comandante Nastasi ha spiegato che la maxi operazione nasce da indagini sul territorio, dallo spaccio di droga si è risaliti ai canali del riciclaggio. Nel mirino degli inquirenti, in particolare, inizialmente, una famiglia di imprenditori.
Si parla anche di reati contro la pubblica amministrazione e di trasferimento fraudolento di valori.