L'aggressione

In fuga dall'ospedale il giovane accoltellato l'altra notte alla residenza Fersina

L'uomo, che era stato operato d'urgenza per la ferita al collo, è stato individuato poco dopo dalla polizia nei pressi della struttura

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TRENTO. È stata una mattinata movimentata quella che oggi ha visto protagonista il 29enne marocchino che ieri notte è stato ferito con una coltellata alla gola da un connazionale, nei locali della residenza Ferina di Trento.

Il giovane, che l’altra notte è stato portato d’urgenza in ospedale per essere sottoposto a un intervento chirurgico, dopo che aveva perso molto sangue dalla ferita, era ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni, però, devono essere migliorate piuttosto rapidamente, visto che stamattina, intorno alle 10, si è dileguato, scappando dall’ospedale Santa Chiara di Trento.

Una ventina di minuti più tardi, però, è stato individuato da una pattuglia della polizia proprio nei pressi della residenza Fersina, dove intendeva far ritorno. Adesso l’uomo è stato preso in custodia dai carabinieri, in vista dell’interrogatorio che dovrebbe fare luce su quanto è accaduto la notte scorsa. I due - secondo quanto riportato dai testimoni, che sono stati sentiti dai militari dell'Arma - stavano discutendo sempre più animosamente per futili motivi: pare che uno dei due accusasse l'altro di avergli sottratto un cappellino.

Un momento di tensione che - a dispetto dell'infimo valore del bene conteso - è sfociato in pochi istanti in gesti di estrema violenza: il trentaduenne ha estratto da una tasca un coltello, colpendo il ventinovenne alla gola, per poi fuggire.

Il ferito è stato subito soccorso da altre persone che si trovavano nei pressi mentre gli operatori allertavano la centrale unica dell'emergenza, mentre l'aggressore ha guadagnato l'uscita tentando di allontanarsi. L’autore dell’aggressione era stato bloccato lungo via al Desert, dove stava correndo in direzione della città con i vestiti ancora sporchi di sangue.

È stato condotto al comando di via Barbacovi dove è stato identificato prima di essere posto in stato di fermo con l'accusa di tentato omicidio. È stato poi trasferito in carcere a Spini di Gardolo dove si trova ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.













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