Il commento

La strana finale scudetto di Davide Pascolo

Se non riuscisse a vincere il titolo con l'Olimpia Milano, lo conquisterebbe la sua squadra del cuore, l'Aquila Basket (dove starebbe peraltro per fare ritorno)


di M. DI GIANGIACOMO


Non ci lasciano intervistare Davide Pascolo, quelli dell’Olimpia Milano. È vero, come ha scritto qualcuno sui social, che quella che prenderà il via martedì al Forum è davvero una strana finale per il 28enne friulano: se non riuscisse a vincere lo scudetto, lo conquisterebbe la sua squadra del cuore... Ma, detto questo, “Dada” non è certo una “testa calda” capace di dare addosso alla sua società. Con Pascolo, in ogni caso, non si parla, quasi non fosse un segreto di Pulcinella l’intenzione di Davide (più intera che mezza) d’interrompere il rapporto con la società meneghina, per giocare di più, a Trento o altrove. Il suo ritorno in bianconero era dato già per cosa fatta a metà stagione. Poi l’EA7 deve aver cercato di ricucire lo strappo con l’ala grande friulana, promettendogli minutaggi più sostanziosi. Un po’ di spazio in più Pascolo, effettivamente, lo ha avuto. E, anche dopo la drastica “sforbiciata” alle rotazioni operata da coach Pianigiani con l’approdo della sua squadra in semifinale, “Dada” ha resistito come nono, con il “record” di 16 minuti in gara-2, vinta dall’Emporio Armani 89-68 sulla Germani Basket Brescia, poi eliminata in quattro partite.

Basterà a convincerlo a giocare una terza stagione in biancorosso? No, stando a quanto riporta radiomercato. Anzi, sarebbero addirittura due le operazioni in via di perfezionamento sull’asse Milano - Trento: oltre al classe 90 nativo di Udine, in bianconero starebbe per approdare anche Awudu Abass, possibile rimpiazzo di Diego Flaccadori, dato a Bologna. Da parte nostra preferiremmo che “Flacca” rimanesse a Trento, così come ci sarebbe piaciuto che fosse rimasto Filippo Baldi Rossi e ci auguriamo (e gli auguriamo) che possa farvi ritorno Davide Pascolo: per il bene suo, dell’Aquila Basket e anche della pallacanestro italiana. Che non ha bisogno di ridurre il numero di stranieri con tagli orizzontali che producono solo un’innalzamento delle pretese economiche dei (pochi) giocatori italiani di buon livello; ma nemmeno di società che ne ingaggino intere dozzine all’unico scopo di affossare i migliori prodotti del sistema basket italiano, quali appunto i Davide Pascolo e i Diego Flaccadori e – domani – anche i Luca Conti.

Twitter: @mauridigiangiac

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