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Ciclisti, la Provincia studia percorsi più sicuri: "Il Trentino diventi amico di chi va in sella"

Il presidente Fugatti ha incontrato Fondriest. Avviato il confronto sugli itinerari più vocati alla tutela delle bici. Un tema di attualità dopo i tragici incidenti di Sara Piffer e Matteo Lorenzi



TRENTO. La sicurezza dei ciclisti e le azioni per favorire la convivenza tra auto e bici sulle strade trentine sono i temi al centro dell’incontro, già programmato, che si è tenuto questa mattina tra i vertici della Provincia e Maurizio Fondriest. Il campione di ciclismo, con l’associazione “Io Rispetto il Ciclista”, si sta infatti spendendo in prima persona su un tema sentito e reso di particolare attualità dopo la tragica morte dell’atleta Sara Piffer nel gennaio scorso sulle strade della Rotaliana e quasi un anno fa del 17enne Matteo Lorenzi a Civezzano.

“La sicurezza sulle strade e in particolare dei ciclisti è una priorità per il Trentino” afferma il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, presente all’incontro assieme al direttore generale Raffaele De Col, al dirigente del Servizio Gestione strade Sergio Deromedis, al presidente del Consiglio delle autonomie locali. Una presenza che conferma quanto il tema sia sentito anche dalle istituzioni.

“Abbiamo quindi condiviso idee e possibili soluzioni tecniche, che partono ad esempio dall’individuare alcuni percorsi sperimentali sul territorio dove favorire la convivenza auto-bici - spiega Fugatti -. Il confronto proseguirà nelle prossime settimane, per definire nel dettaglio le azioni che intraprenderemo. Il Trentino è un territorio che da sempre ama la bici e il ciclismo, per i tanti appassionati che lo praticano, per le grandi competizioni ospitate ogni anno, a partire dal Giro d’Italia, per la crescita delle nostre atlete e atleti che fin da giovanissimi devono potersi allenare senza rischiare la propria incolumità. Vogliamo quindi lavorare per fare in modo che il Trentino sia davvero un modello di territorio amico e sicuro per chi è in sella, fermo restando che la prima necessità è il rispetto delle regole della strada, da parte di tutti”.

(foto Provincia di Trento)













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