Himalaya, la conquista della cima inviolata documentata dal drone

L'alpinista austriaco David Lama è il primo uomo ad aver scalato il Lunag Ri, una vetta di 6.895 metri dell'Himalaya. Il 28enne, figlio di un nepalese e di una austriaca, è riuscito a compiere l'impresa nel suo quarto tentativo. La scalata della cima inviolata è avvenuta lo scorso 23 ottobre, ma è stata resa nota solo ora dall'alpinista tirolese che ha pubblicato sui social media e su Youtube anche dei video mozzafiato. Lama durante l'ascesa è stato infatti "accompagnato" da un drone. E' probabilmente la prima volta che la scalata di una cima inviolata sia stata documentata in questo modo (video da Youtube)



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Lo zio Gianni: "Se siamo arrivati qui è grazie alla tenacia di Chico"

Parla in un videomessaggio (pubblicato sui social) lo zio di Chico Forti, Gianni: "Oggi è un giorno di festa, per Chico, per la famiglia e gli amici storici. L'esempio di resistenza e tenacia di Chico ci ha stimolati a tenere alta l'attenzione su di lui e a far sì che un giorno potesse rimettere piede nel suo Paese". E aggiunge: "L' accordo con gli Usa era difficile, grazie al governo che ha gestito bene questo passo". IL VIDEO

Voci di rinascita dopo la sofferenza. A Trento la mostra "Crisalidi"

Ieri, venerdì 4 maggio, l'inaugurazione dell'esposizione, organizzata dall’associazione Ama di Trento e in programma fino a domenica 2 giugno a Cappella Vantini, in via delle Orne 1. Nove le opere grafiche, accompagnate da una traccia audio e dedicate a storie di vita su temi spesso tabù come depressione, ritiro sociale, suicidio e dolore pelvico cronico. Le storie sono raccontate da persone entrate nei gruppi di auto mutuo aiuto, molte delle quali sono diventate poi "facilitatrici" per aiutare gli altri. La mostra sarà visitabile da martedì a venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. A illustrarla Miriam Vanzetta, direttrice di Ama, e Linda Tovazzi, coordinatrice del progetto (videoservizio di Luca Marognoli)

Don Cristelli, l'ultimo abbraccio. Tisi: "Graffiante ma pieno di speranza. Voleva una Chiesa inquieta"

Nella chiesa di Miola di Piné, venerdì 26 aprile, tanti colleghi e amici del mondo del giornalismo, della solidarietà, dell'impegno civile e della politica hanno partecipato al funerale del sacerdote ex direttore di Vita Trentina. L'arcivescovo: "Le provocazioni della sua penna felice profumavano di Vangelo. La sua libertà gli permetteva di sferzare i poteri forti"









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