Avio

Fugatti ricorda Margoni: «Era un amministratore appassionato ed entusiasta. Ci mancherà»

Il commosso ricordo del presidente della Provincia di Casimiro Margoni, politico di Avio morto a causa di un male incurabile



TRENTO. «Amministratore appassionato ed entusiasta, Casimiro Margoni farà sentire la sua mancanza nella comunità di Avio per la tenacia e la perseveranza che lo caratterizzavano oltre che per una naturale positività che ha mantenuto anche negli ultimi tempi, nonostante la malattia».

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ricorda con sincero affetto il presidente del consiglio comunale di Avio che si è spento oggi a causa delle conseguenze di un male che ha avuto il sopravvento.

Lo ricorda non solo sotto i gazebo della Lega, dove Margoni non faceva mancare la sua presenza, ma anche all’interno dell’aula del Consiglio comunale dove è entrato per la prima volta dopo le elezioni del 2015.

«Casimiro viveva ad Avio da appena una quindicina d’anni e si era avvicinato al Carroccio grazie alla rete di amicizie che aveva coltivato. In poco tempo era riuscito a farsi apprezzare dalle persone che, già alla sua prima candidatura, sei anni fa, lo avevano sostenuto facendolo entrate in consiglio dove ha ricoperto la carica di assessore alle foreste, agricoltura ed edilizia urbana. Si trattava di deleghe a lui congeniali, alla luce della sua sensibilità ai temi ambientali ed energetici. A lui dobbiamo peraltro il Natale al castello di Avio, che ebbe una certa risonanza».

Fugatti indica Margoni come «una persona riflessiva e di dialogo e per questo ideale per il ruolo super partes di presidente dell’Aula, dove si era fatto apprezzare per il rigore con cui favoriva il rispetto delle regole e per la capacità gestionale tipica di un direttore d’azienda. Un uomo che amava condividere idee e progetti, come ha fatto l’ultima volta in cui ho avuto modo di incontrarlo quando la malattia era purtroppo già in una fase avanzata: accanto al letto, sul comodino, l’immancabile quotidiano economico. A lui rivolgo un grazie davvero sentito. Non solo Avio ma anch’io personalmente sentirò la sua mancanza».













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