prevenzione

«Mosquito alert», arriva la app per tracciare le zanzare e combattere i virus

L’Istituto superiore di sanità e il progetto di scienza partecipata: l’invito a scattare foto di zanzare, siti riproduttivi e punture per poi condividerle



ROMA. #Westnile a altri virus: con #mosquitoalert puoi tracciare le #zanzare. Lo scrive su Twitter l'Istituto superiore di Sanità pubblicando la locandina del progetto di citizen science dove si invita a supportare la ricerca con tre semplici gesti: scarica la app, scatta una foto di zanzare, siti riproduttivi, punture ricevute; infine condividi.

In particolare, aprendo il link, l'Istituto superiore di Sanità avverte che "monitorare le zanzare e i patogeni che possono trasmettere, come il virus West Nile, è importante per la salute pubblica e per la sanità animale". E questa app è un aiuto.

Il progetto di scienza partecipata è coordinato dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell'Università La Sapienza a cui partecipano l'Istituto Superiore di Sanità, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il Museo delle Scienze (MUSE) di Trento e l'Università di Bologna. Basta avere uno smartphone, scaricare l'app gratuita Mosquito Alert e inviare ai ricercatori foto di zanzare e di possibili siti riproduttivi dell'insetto (es. tombini), ma anche segnalazioni delle punture ricevute, nonché interi esemplari dell'insetto.

Il tracciamento sarà indirizzato a tutte le specie di zanzara, anche alla cosiddetta "zanzara comune" o "zanzara notturna" (Culex pipiens), responsabile della trasmissione del virus West Nile in Italia. Dalla sua prima segnalazione nel 1937 in Uganda, nell'omonimo distretto, il virus West Nile è ormai presente in Medio Oriente, Nord America, Asia Occidentale ed Europa, dove è comparso nel 1958 e in Italia dal 2008.

Dall'inizio di giugno al 30 agosto 2022, ricorda l'Iss, nel nostro Paese sono 386 i casi umani di infezione confermata, con 22 decessi; il primo caso è stato in Veneto e prevalgono le segnalazioni al nord, ma se ne registrano anche più a sud come in Toscana ed Emilia-Romagna, nonché in Sardegna. E tra tutte le infezioni umane West Nile segnalate allo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) dai paesi dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo, dall'inizio della stagione di trasmissione al 31 agosto 2022, la maggior parte arriva proprio dall'Italia. 













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