statistiche

I trentini e le tecnologie? Usano internet ma non amano i social

L’annuario regionale Eurostat: l’84% accede ogni giorno alla rete, ma sono prudenti anche sull’utilizzo di inbanking e acquisti online


Fabio Peterlongo


TRENTO. Secondo l’annuario regionale Eurostat del 2021, realizzato dagli esperti statistici della Commissione europea, il Trentino non brilla particolarmente nel suo rapporto con le tecnologie informatiche. Lontano dalle posizioni di vertice e contemporaneamente dal fondo delle classifiche europee, il Trentino è una sorta di “terra di mezzo” in cui la digitalizzazione appare un po’ stagnante.

Lo si deduce da numerose rilevazioni, come quella relativa all’utilizzo quotidiano di internet: in media l’84% della popolazione trentina accede ogni giorno alla rete. Più di Lombardia, Veneto e Piemonte, fermi al 77% di accessi giornalieri, e sensibilmente meglio di tutto il Mezzogiorno, dove gli utenti internet superano appena il 65% della popolazione.

Ma facciamo significativamente peggio del Friuli-Venezia Giulia e dell’Italia centrale, dove l’uso quotidiano di internet coinvolge circa l’89% della popolazione. Inoltre il Trentino è parecchio indietro rispetto alle aree più digitalizzate d’Europa, come l’Olanda e la Scandinavia: lì il tasso di accesso quotidiano a internet supera il 91%.

Un elemento che conferma lo scetticismo dei trentini verso le tecnologie informatiche riguarda l’uso delle reti di social-network. Nei tre mesi precedenti alle rilevazioni solo una media del 44% dei trentini ha fatto uso dei social-network, come Facebook, Twitter, Instagram. Insomma, il Trentino spicca come una “macchia scura” in mezzo al Nord Italia dove l’uso delle reti sociali è superiore di sei punti in media, ed è piuttosto vicino alle performance che si registrano nel Sud Italia.

Gli statistici di Eurostat si domandano la ragione di questa anomalia, in quanto riconoscono come in Trentino la digitalizzazione sia piuttosto avanzata a livello tecnologico, e credono che la ritrosia dei trentini verso i social-network sia dovuta all’età media della popolazione, più avanzata che altrove. Sono poche le popolazioni in Europa occidentale meno “dedite” ai social: in generale la Francia mostra tassi di utilizzo dei social peggiori del Trentino, ma Belgio, Olanda e la Scandinavia ci sovrastano con percentuali superiori al 76%.

Un altro elemento che caratterizza il Trentino è la scarsa propensione verso l’internet banking, ma qui è l’intera Italia a mostrare un ritardo rispetto agli altri paesi europei. Se Scandinavia, Belgio e Olanda hanno una popolazione che usa gli strumenti di e-banking in percentuali superiori all’88%, l’Italia è per intero collocata su percentuali inferiori al 58%, con il Sud che addirittura scende sotto il 28%. In questa rilevazione il Trentino ottiene le performance migliori e si pone in cima alle classifiche italiane d’uso dell’e-banking insieme a Lombardia e Nord-Est, pur rimanendo sotto la media europea.

Altra nota dolente (anche se i negozianti tradizionali ne saranno felici) è quella dell’e-commerce, ovvero della compravendita di beni svolta attraverso le reti digitali. Eurostat pone tutta l’Italia sotto la media europea e il Trentino non fa eccezione, anche se con una propensione all’acquisto online leggermente migliore del resto del Paese: nel 2020, una media del 57,5% dei trentini ha fatto almeno una volta un acquisto online, percentuale simile alla Lombardia e all’Emilia Romagna e superiore rispetto alla provincia di Bolzano, ferma alla media del 44%. Ma anche in questo caso a guidare il treno dell’innovazione tecnologica sono i paesi scandinavi, la Germania settentrionale e l’Olanda, con percentuali di acquirenti online superiori all’84%.













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