Primiero si mette in cerca di tutto quanto è scuola 

L’idea dei maestri Flavio Taufer e Piero Depaoli: trovare corredi scolastici, libri  vestiari e quaderni di una volta per creare un museo alle elementari di Tonadico


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. Si cercano corredi scolastici, oggetti, libri, vestiari, fotografie, quaderni e quant’altro possa aver fatto parte della scuola del passato. L’idea è partita da due maestri della scuola elementare di Tonadico, Flavio Taufer e Piero Depaoli, che già sono riusciti a mettere in salvo importanti cimeli della vecchia scuola. La sede per questo “Museo della scuola” è stata trovata nella dismessa scuola elementare di Siror che quindi torna a vivere, tra presente e passato, grazie al sostegno del Comune, dell’Istituto Comprensivo di Primiero e del Comitato tradizione e cultura di Siror.

Gran parte degli allestimenti saranno composti da materiale fino ad oggi custodito negli archivi privati e scolastici attualmente in via di catalogazione e restauro.

«Un vero patrimonio della nostra storia – dicono Taufer e Depaoli – e nonostante in questi decenni si sia verificata per innumerevoli ragioni una perdita inestimabile di testimonianze, siamo riusciti a mettere in salvo un po’ materiale, ma siamo convinti che molti custodiscano ancora preziosi ricordi».

Ecco perché i due promotori del museo, sollecitano i cittadini «consapevoli di questa importante ricerca, a valutare quanto in loro possesso, magari abbandonato in soffitta, a rischio di finire in discarica o in carta da macero».

Attualmente è allestita un’aula con lavagna e i tradizionali banchi di scuola risalenti alla metà del ‘900. L’atrio e il corridoio e una seconda aula, forniranno spazio espositivo, di consultazione testi, zona di proiezione video, raccolta d’immagini e archivio storico. L’invito dei promotori è quindi rivolto ai concittadini di cercare in soffitta, tra vecchie fotografie e ricordi del passato, per contribuire alla conservazione e valorizzazione di un importante tesoro di memorie collettive «da dedicare a chi si è seduto tra i banchi di allora o verso quei banchi si è rivolto per trasmettere cultura ed insegnamenti».

«I più anziani potranno ricavare belle emozioni, i più giovani – dicono ancora Taufer e Depaoli – potranno riscoprire le aste e la bella calligrafia scrivendo con pennino, inchiostro e calamaio (completamente sconosciuti dagli studenti di oggi), usare la carta assorbente, toccare con mano i pallottolieri dell’epoca, assistere a proiezioni con lanterna magica, stampare a ciclostile, sfogliare i quadernetti con le cornicette d’un tempo, scoprire errori, macchie d’inchiostro e pasticci, accedere ai registri scolastici, udire lo schioccare della famosa bacchetta del maestro, ecc...».

Il “Museo della scuola” sarà un ambiente da conoscere e aperto alle idee, una scuola del passato rivolta al futuro, interessante raffronto tra gli antichi saperi, le trasformazioni sociali e i nuovi criteri educativi e d’insegnamento.

Per informazioni, rivolgersi a Flavio Taufer (3311055137), Pietro Depaoli (34016419840 e Angelo Longo (3403496522).













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