ROVERETO. Alla fine l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio, ma con una significativa astesione: quella del direttore dell’Asat Roberto Pallanch. Il bilancio preventivo presentato ai soci ha riportato dei dati sulle presenze turistiche che agli occhi degli albergatori suonavano in contraddizione con quelli ufficiali, ribaditi da Pallanch («Le nostre sono presenze certificate»). Ma non è tanto questo che ha indispettito il direttore dell’Asat, quanto una certa confusione nell’ordine del giorno e inspiegabili ritardi nel consegnare la relazione nei tempi previsti dai regolamenti. «Nel cda dell’Apt - ha osservato Pallanch - ci sono alcuni componenti più accomodanti, altri più ispidi, ma non significa che non bisogni rispettare la forma, che in questo caso è anche sostanza. Ci aspettiamo in futuro più trasparenza e condivisione». Alla fine, il direttore dell’Asat e il presidente dell’Apt Giulio Prosser si sono chiariti, ma al momento del voto Pallanch si è astenuto: un “avviso bonario” all’Apt. «Il presidente - ha commentato Pallanch - deve capire che un conto è gestire un’azienda privata, e un altro è gestiore una struttura che riceve sold8i pubblici». Il bilancio di previsione punta a consolidare ciò che è stato costruito in termini di promozione del territorio, e qualche ritorno importante in termini di immagine e notorietà è già previsto dato che nel 2018, anno del centenario dell’armistizio, verrà pubblicato sul prestigioso Sunday Travel Magazine inglese un servizio di 12 dedicato agli itinerari della Grande Guerra. Il bilancio preventivo è in sostanziale pareggio (solo 500 euro di avanzo sul milione e 319.500 di ricavi, per la maggior parte istituzionali - 920 mila euro - e in parte commerciali - 400 mila euro). I costi sono in gran parte assorbiti dalle spese per il personale (406 mila euro) e dei pacchetti commerciali (372 mila), oltre a 111 mila euro di spese generali.