BALBIDO. Iniziato lunedì scorso il 30° simposio di scultura di Balbido, alla presenza di 10 artisti del legno. Come si ricorderà sono Giuseppe Artuso da Camposampiero (Padova), Renato Borsdato da Curtarolo (Padova), Ilio Buffa da Cinte Tesino, Livio Recla da Smarano, Enver Rovere da Levico Terme, Gino Taraboi da Ossana, Vladimiro Tessaro da Ospedaletto, Gianni Tosi da Flavon, ma originario di Balbido. Cui vanno aggiunto le due artiste donne, ambedue straniere, Inma Garcia Arribas Riaza di Segovia (Spagna) e Simone Carola Levy di Herrliberg (Svizzera), ma residente a Grenzhausen in Germania. «Il primo colpo con la motosega è andato benissimo – commenta con noi l’artista tedesca. Simona Carola – il legno è affidabile. Vorrei fare una scultura espressionista e astratta in onore del simposio bleggiano...»

La prima volta come presenza? «Sì, certo, questa è la prima volta che partecipo in Italia a un concorso di scultura, finora ho lavorato moto in Germania o nella mia Svizzera tedesca!»

Il programma prevede una trasferta culturale oggi, con il convivio previsto all’agritur Malga Bambi, ospiti della famiglia dell’artista Gianluigi Rocca, docente all’Accademia di Brera, poeta e malgaro, nato a Larido di Bleggio Superiore. Venerdì invece nuova trasferta a Passo Duron, ospiti presso il ristorante di Renza Calliari, con menù a prodotti locali.

Infine sabato dalle 10 la giuria diretta da Renzo Francescotti è al lavoro per valutare le opere, mentre alle 15 prima della premiazione si svolgerà il convegno del trentennale “Dal legno... al murales”, che è la sintesi della storia artistica del piccolo borgo di Balbido, unitamente al borgo più bello d’Italia, che risponde al nome di Rango. (g.ri.)