Fauna

Orsi: in provincia di Trento calano le situazioni critiche, dimezzati i danni

Per la Provincia è il risultato della rimozione degli esemplari problematici. Al Tavolo grandi carnivori i dati su lupi e orsi: i primi ono stabili, con 28 branchi, per i secondi si registrano 5 nuovi nuclei con piccoli dell'anno
 



TRENTO. Per il terzo anno consecutivo non si registra in Trentino una crescita nella popolazione del lupo, pari a 28 branchi con danni in linea con il 2024 (36 episodi a metà maggio). Per quanto riguarda invece l’orso, è in corso il nuovo monitoraggio genetico intensivo (i risultati saranno elaborati entro inizio 2026) mentre finora sono stati registrati 5 nuovi nuclei con piccoli dell'anno ed i danni (34) appaiono in flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (erano 76 a metà maggio del 2024). 

Particolarmente significativa è stata la rimozione, lo scorso anno, di tutti gli esemplari problematici: un’azione che ha prodotto un netto calo di situazioni critiche. L’attenzione si è dunque spostata sul tema della prevenzione, ritenuto da tutti i partecipanti un elemento cruciale per la coesistenza tra uomo e grandi carnivori. 

I dati sono stati presentati alla riunione del Tavolo grandi carnivori.

Tema centrale dell’incontro è stato il processo europeo di declassamento del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”. L’iter è ancora in corso e, come ha sottolineato l’assessore Failoni “comincia a generare un cambiamento positivo nella percezione collettiva del problema. Il declassamento non è un traguardo in sé, ma può creare un clima più costruttivo. È un passo importante verso un equilibrio tra tutela e coesistenza”.

L’assessore Failoni ha voluto ribadire con forza questo concetto: “L’invito che rivolgiamo ad allevatori e hobbisti è di utilizzare gli strumenti gratuiti che mettiamo a disposizione, a partire dalle recinzioni elettrificate che riducono fortemente il rischio di predazione. Abbiamo il dovere di accompagnare le comunità locali con soluzioni concrete”. I dati presentati hanno confermato l’efficacia delle misure di prevenzione se correttamente installate e mantenute, come ribadito dai tecnici del Servizio Faunistico, che hanno anche sottolineato l'impegno sul fronte della formazione e dell’informazione sul territorio. Nel corso del confronto, è stato sottolineato come la complessità della coesistenza con i grandi carnivori richieda non solo strumenti tecnici e normativi, ma anche un lavoro culturale. Prosegue dunque l’attività di comunicazione, a partire dai comportamenti corretti da mettere in atto nelle aree frequentate dagli orsi anche grazie alla collaborazione con la Sat, che installerà migliaia di piccoli cartelli lungo la sentieristica.













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