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Basket Serie A. Indolore (o quasi) la sconfitta con Nanterre: anche senza Williams e Maye la squadra di Brienza si conferma dura a morire, Grande minutaggio per l’altoatesino Ladurner


FEDERICO CASNA


Trento. Può una sconfitta avvalorare il buon operato di una squadra? Probabilmente sì e la Dolomiti Energia ne è un recente esempio. Il 102-104 che ha consegnato la vittoria a Nanterre nell’ottavo turno di Eurocup è uno di quei bocconi che va mandato giù con bel po’ d’acqua, specialmente se si pensa al tiro che ha permesso a Cordinier di mandare la partita ai supplementari a meno di 10 secondi dalla sirena finale. Anche chi non ha idea di come funzioni la regola dei passi si sarebbe probabilmente accorto del movimento innaturale e viziato da un’irregolarità del francese, ma non i tre ufficiali di gara che, una volta andati al monitor per conteggiare i secondi da restituire a Trento sul cronometro, non avevano più la facoltà di annullare il canestro.

Brienza e l’extra-sforzo

Al di là del singolo episodio, la sconfitta della Dolomiti Energia è sì da un lato difficile da digerire, ma è anche un’altra testimonianza di come questa squadra stia diventando sempre più restia a piegarsi di fronte alle difficoltà, di come stia quasi iniziando ad esaltarsi quando la situazione si complica e le viene richiesto “l’extra-sforzo” nominato tante volte da coach Brienza nelle conferenze stampa.

È una tendenza che da più di un mese a questa parte si sta rafforzando costantemente, anche nelle recenti apparizioni in cui il roster è stato decimato. Se l’assenza di Williams a Brescia non è bastata per compromettere la partita, l’aggiunta di quella di Maye contro Nanterre ha finito per complicare molto la vita ai bianconeri. In tutto ciò il giovane Maximilian Ladurner (classe 2001) è riuscito paradossalmente a beneficiarne e, dopo alcune settimane in cui aveva comunque dimostrato di essere in grado di ritagliarsi il proprio spazio nelle rotazioni, ha finito per acquisire minutaggio consistente sia in Serie A che in Eurocup.

Trainotti su Ladurner

Lo ha spiegato anche il general manager Trainotti, dettosi soddisfatto del contributo del centro originario di Merano: «Max sta sicuramente sfruttando bene la situazione che, tra infortunati e indisposizioni varie, gli ha permesso di trovare maggiore spazio, forse anche anticipando quello che sarebbe stato il suo naturale percorso di inserimento. Lui però è stato altrettanto bravo a farsi trovare pronto, sta riuscendo a dimostrarsi utile per la squadra al suo primo anno in Serie A e soprattutto a migliorare. Questo è l’aspetto più importante in questa fase della sua carriera: cercare costantemente di crescere e migliorarsi. Al pari – ha concluso Trainotti – dev’essere fatta una valutazione su di lui, considerando i suoi miglioramenti sul lungo periodo, piuttosto che soffermandosi sulla singola partita».

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