Delusione Val d’Isere Deville e Gross si scambiano la parte

Sci alpino, Coppa del Mondo: stavolta inforca Stefano Cristian è solo settimo. Oggi il gigante, in pista Simoncelli


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Cristian Deville e Stefano Gross si scambiano il copione, ma la rappresentazione, a Val d’Isere, è quella di Levi: i due fassani non sembrano più la coppia regina che nella scorsa stagione aveva fatto tremare i palcoscenici del Circo Bianco. Ad inforcare nella seconda manche, nello slalom speciale di ieri sulle nevi di Val d’Isere, è stato Stefano (in Finlandia era toccato a Cristian), mentre il compagno di squadra non è andato oltre un settimo posto che se non altro – almeno per il momento – gli garantisce un biglietto per i Mondiali di Schladming.

La musica sembra cambiata e del resto ogni stagione fa storia a sé. Fare raffronti è difficile, quasi impossibile quando si tratta di annate diverse come quella passata (senza Mondiali né Olimpiadi) e quella in corso, che vedrà i migliori qualificati per la rassegna iridata austriaca. Ma la controprestazione dei due slalomisti ladini fa notizia perché fa da spiacevole contraltare all’avvio di stagione al fulmicotone degli azzurri, con le due vittorie di Innerhofer (discesa) e Marsaglia (superG) ed i podi di Mölgg e Simoncelli (gigante). All’appello manca proprio la disciplina nella quale l’anno scorso gli azzurri avevano brillato di più, valorizzando il lavoro di un tecnico d’indubbie doti come il francese Jacques Theolier, voluto da Morzenti e confermatissimo – giustamente – da Flavio Roda. A Levi ci avevamo messo una pezza con il quarto posto di Manfred Mölgg, farlo anche ieri con il settimo del bravo Cristian è un po’ più difficile.

Il finanziere di Moena, quinto al termine della prima manche, non è riuscito ad esprimersi ai livelli della passata stagione nella seconda. Il suo collega di Pozza di Fassa aveva fatto meglio nella prima discesa (quarto) ma poi ha duplicato l’inforcata di Cristian a Levi nella seconda, uscendo di scena subito dopo il cancelletto.

«Sono un po’ arrabbiato – ha detto Deville dopo il traguardo – ma devo accettare questo piazzamento. Dopo l’inforcata di Levi mi sentivo un leone, però quell’episodio mi ha condizionato e oggi sono sceso contratto, quindi non meritavo di più. Ci tenevo a far bene, sono sicuro di avere qualcosa in più da mettere in mostra e spero di farlo già nella prossima occasione». Che poi sarà lo slalom di “casa” a Madonna di Campiglio, il 18 dicembre.

Appena fuori dai top ten Manfred Mölgg, più attardati gli altri azzurri: 20esimo Thaler, 21esimo Razzoli, 24esimo Nani. Sulla Face du Bellevard ha trionfato un francese, Alexis Pinturault, gigantista in grandissima crescita che potrebbe dire la sua nella classifica di Coppa del Mondo generale: partito con il 19 e sesto al termine della prima manche, il transalpino ha vinto il primo slalom della sua giovane carriera precedendo di 50 centesimi il tedesco Felix Neureuther. Solo terzo l’austriaco Marcel Hirscher, che aveva dominato la prima discesa, chiusa con 73 centesimi di vantaggio su Pinturault. Ai piedi del podio i due svedesi Andre Myhrer e Jens Biggmark, grandi protagonisti a Levi, in ritardo nella prima manche e protagonisti di un buon recupero nella seconda.

Oggi a Val d’Isere va in scena lo slalom gigante. La speranza è che la striscia vincente degli azzurri possa riprendere, magari grazie ad un nuovo acuto del roveretano Davide Simoncelli, terzo a Beaver Creek.

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