Costazza e Manu Mölgg ci provano a Levi
Sabato il primo slalom stagionale. Nuovo grave incidente per l’americana Lindsey Vonn
Dalla finestra della loro stanza nel tipico cottage in Lapland Style che giace ai piedi del Levitunturi scrutano la Levi Black, la pista che sabato le vedrà impegnate nel primo slalom di Coppa del mondo della stagione. Manu e Chiara sono due senatrici della squadra italiana ma soprattutto amiche e compagne di stanza. La pista di Levi non s’addice alle loro caratteristiche ma la voglia d’attaccare dalla prima all’ultima porta e d’infilarsi tra pettini e triple è sempre tanta. Manuela Mölgg e Chiara Costazza partiranno quasi assieme, la prima col pettorale 23, la seconda col 25. L’obiettivo è di sciare bene per sfruttare numeri più bassi nelle prossime gare. Manuela, 33 anni altoatesina di San Vigilio di Marebbe, vanta già prima di presentarsi al cancelletto di partenza un primato: quello di aver preso parte a tutte le gare di Coppa svolte nella magica località nella terra di Babbo Natale. La prima volta della sciatrice badiota risale al 28 febbraio del 2004. «L’ho saputo qui che sono la più anzianotta di presenze a Levi (sarà la tredicesima, ndr). Questa pista da una sua caratteristica, quella che continua a cambiare – dice la finanziera badiota – Quest’anno c’è un dosso a metà del muro molto più accentuato rispetto al passato. Sarà proprio quello il punto chiave della gara. Personalmente mi piacerebbe iniziare subito con un muro e finire sul piano».
Alla nona presenza in Coppa del mondo a Levi è Chiara Costazza. La 32enne di Pozza di Fassa non vede l’ora di entrare in gara. «Sto molto bene sia sotto l’aspetto fisico che della forma. Mi sono allenata bene e sono contenta di iniziare a gareggiare. Questo slalom è una verifica della condizione, del livello raggiunto nel confronto con le avversarie. Ho tanta voglia di fare bene. Negli ultimi giorni abbiamo provato questa neve, decisamente diversa rispetto a quella dei nostri ghiacciai. In Finlandia e Svezia si scia su nevi aggressive e poi la pista di Levi non ti concede nulla. Il tracciato è sempre difficile da interpretare – afferma la poliziotta trentina – Sul muro devi saper rischiare anche perché basta una piccola frenata per perdere tanto tempo. Non è una delle mie piste preferite come lo sono quelle prettamente tecniche».
Intanto la sfortuna contonua a perseguitare Lindsey Vonn: la campionessa americana è caduta sulla pista di casa di Vail, procurandosi la frattura di un omero che ha richiesto un immediato intervento chirurgico. Solo l’ultimo di una lunga serie di incidenti per la quattro volte vincitrice della Coppa del mondo.