Batosta del giudice sportivo: un annodi squalifica al calciatore Franzoso

Batosta su Demis Franzoso, giocatore del Trento ed ex “bandiera” del Bolzano e Marco Girardi, attualmente alla Fersina: sono stati inibiti sino al 27 maggio 2011: Un anno di squalifica per non aver chiesto l’autorizzazione alla Figc a procedere penalmente contro Franco Murano



TRENTO. Un anno di squalifica per non aver chiesto l’autorizzazione alla Figc a procedere penalmente contro Franco Murano. Demis Franzoso, giocatore del Trento ed ex “bandiera” del Bolzano e Marco Girardi, attualmente alla Fersina, sono stati inibiti sino al 27 maggio 2011.
 Una decisione durissima quella presa dalla Commissione Disciplinare, che ha accolto in toto la richiesta del Procuratore Federale, l’avvocato Paolo Rosa.
 Il 7 febbraio 2009 Demis Franzoso, Marco Girardi e Andrea Guerra, tesserati con il Bolzano nella prima parte della scorsa stagione, querelarono per diffamazioni il presidente biancorosso Franco Murano. A scatenare l’ira dei tre giocatori furono alcune affermazioni di Murano nell’immediato dopopartita di Bolzano - Pordenone e nei giorni successivi.
 Guerra, che nel frattempo è diventato allenatore, è stato assolto dalla Commissione Disciplinare dell’Aiac a Coverciano, mentre per Franzoso e Guerra la pena è stata severissima.
 Il perché è spiegato nella sentenza: “per rispondere della violazione di cui agli articoli 30 dello Statuto Figc e 15 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva per aver proposto in data 07 febbraio 2009 denuncia-querela nei confronti del presidente della società Fc Bolzano Boxen ‘96, signor Franco Murano, senza aver preventivamente adito ed esaurito tutti i gradi previsti dalla Giustizia Federale, per di più in assenza della concessione della deroga ex Articolo 30, IV Comma dello Statuto Figc”.
 Senza autorizzazione della Federazione Italia Gioco Calcio, Franzoso, Girardi e Guerra non avevano dunque titolo per querelare Murano presso la giustizia ordinaria.
 Di qui il deferimento e la successiva squalifica. Pesantissima e, soprattutto, stupefacente per tutti gli addetti ai lavori: nessuno si attendeva una pena così pesante.
 «Quando me l’hanno detto non ci volevo credere - commenta un arrabbiatissimo Franzoso -. In un primo momento ci avevano proposto un patteggiamento e 4 mesi di squalifica. Non abbiamo accettato, perché ci sembrava un provvedimento assolutamente iniquo. Per quanto mi riguarda sono intenzionato a ricorrere alla Corte di Giustizia Federale e, se necessario, al Coni. Sono convinto che a Roma il verdetto verrà ribaltato, ma quello che mi spaventa sono i tempi. Siamo in pieno calciomercato, il Trento sembrava intenzionato a riconfermarmi, ma adesso come mi comporterò con le società che mi contatteranno?
 Anche per Marco Girardi si tratta di una “tegola” non da poco, visto che il giocatore è attualmente impegnato nei playoff extraregionali con la Fersina: domenica contro il Santhià non potrà giocare.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs