Scuola Zandonai si cerca direttore disoccupato

Rovereto. Aspirate ad assumere l’incarico di direttore della Civica scuola musicale Zandonai? Avanti signori, c’è posto ma non per tutti... C’è posto per disoccupati e per pensionati, ma non per chi...



Rovereto. Aspirate ad assumere l’incarico di direttore della Civica scuola musicale Zandonai? Avanti signori, c’è posto ma non per tutti... C’è posto per disoccupati e per pensionati, ma non per chi ha attualmente incarichi “di direzione artistico-didattica in altre scuole civiche italiane di musica...”. Questo è uno dei passaggi evidenziati da Marco Zenatti nella sua interrogazione riguardante l’avviso pubblico di selezione per individuare la figura di direttore della Zandonai. Uno perché il consigliere di Rovereto Progetto Città solleva non pochi dubbi e perplessità sul bando del Comune.

Esperienza non richiesta

«Colpisce che tra i requisiti richiesti necessari per l’ammissione alla selezione - scrive Zenatti relativamente all’articolo 3 dell’avviso - non sia specificatamente richiesta al candidato un’esperienza di servizio pluriennale come accade generalmente in selezioni analoghe. Non solo, ma ciò che risulta di assoluta carenza è la generica richiesta di “esperienza di servizio” non quantificati in numero di anni scolastici e nemmeno in termini specifici e oggettivi di direzione artistico-didattica di scuole di musica ma semplicemente “con particolare riguardo alla direzione e/o coordinamento di amministrazioni di istituzioni o enti pubblici o privati in contesto coerente con l’oggetto dell’avviso”. La qualcosa risulta perlomeno imbarazzante...». Addirittura «incomprensibile ed inaccettabile, al limite dell’incostituzionalità e certamente privo di buon senso» il comma che specifica “l’assenza di incarichi di direzione artistico-didattica in altre scuole musicali”. «Si escludono così tutti i candidati che hanno esperienza specifica in corso nella direzione di scuole musicali... ammettendo solamente chi al momento è disoccupato/pensionato o addirittura che sta svolgendo un ruolo dirigenziale ma non nel campo musicale...» afferma Zenatti che aggiunge: «Un atto autolesionistico del Comune che non accetta magari un noto e validissimo direttore solo perché non disoccupato». E sui criteri di valutazione «risulta del tutto sproporzionata la valutazione che viene attribuita a titoli di servizio (max 20 punti) rispetto ai titoli artistici (max 40 punti)». In sostanza, rileva il consigliere, «di solito i più maliziosi pensano che i bandi siano redatti per favorire qualcuno, ma qui sembra che si abbassi volutamente la qualità dei concorrenti» conclude Zenatti. G.R.













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