Al Quercia la tribuna Albertini per i 100 anni del Rovereto  

Il compleanno della società sportiva. Le vecchie glorie del calcio alla cena evento con tra i trecento partecipanti  il giocatore dell’Inter Candreva. Una targa con la citazione dello storico presidente: “Ho fatto felice la Rovereto sportiva”


Filippo Schwachtje


Rovereto. Due eventi allo stadio Quercia nella cornice dei festeggiamenti per i 100 anni dell'Fc Rovereto: venerdì la “cena evento” e ieri la cerimonia con cui la tribuna ovest dello storico stadio è stata intitolata a Remo Albertini. Una serata conviviale quella di venerdì sera, che ha visto la presenza di oltre trecento partecipanti, comprese le “vecchie glorie” del Rovereto Calcio ed altri grandi protagonisti della scena calcistica, tra cui il centrocampista dell'Inter Antonio Candreva. Il presidente dell'Fc Rovereto Carlo Schönsberg ha ringraziano il partner del centenario, il “Gruppo Fir”, e l'assessore comunale allo sport Mario Bortot che hanno sostenuto l'iniziativa. «Fc Rovereto – ha detto Schönsberg – è oggi la società di tutti ed è, anche in quanto società cooperativa, un patrimonio dell'intera comunità».

Testimonianze e ricordi

In seguito la rievocazione storica, con il presidente degli anni '50 ezio marsilli, con il quale si è ricordato lo sviluppo della società nel secondo dopoguerra. attraverso le interviste alle “vecchie glorie” (primo rigoni, fufi miorandi e gabriele cantagallo, che si è commosso ricordando l'indimenticabile presidente remo albertini) sono stati invece ripercorsi con particolare emozione i campionati di serie c, anni di grande partecipazione da parte dei roveretani, con lo stadio quercia sempre gremito per le partite casalinghe. si è poi giunti, attraverso i ricordi di alessandro malossini e luciano ruffo, allenatore e direttore sportivo dell'ultimo rovereto che ha partecipato ai campionati interregionali, agli anni '90 e duemila, all'interno della lunga storia della squadra roveretana. il legame tra passato e futuro è stato invece al centro delle parole di marco giovannella, uno dei protagonisti degli ultimi decenni, che ha fatto molto per garantire al rovereto la prosecuzione della sua storia centenaria. altro protagonista della serata è stato federico pastorello, noto procuratore sportivo e nipote di remo albertini, che ha parlato tra l’altro della trattativa per portare lukaku, attaccante belga, dal manchester united all'inter. pastorello ha quindi introdotto l'ospite d'eccezione della serata, da lui seguito, antonio candreva, che ha dichiarato: «federico e la sua famiglia ci tenevamo molto a portarmi qui con voi stasera a rovereto, da quest'anno avete un tifoso in più». molto partecipata poi la cerimonia per l'intitolazione della tribuna ovest dello stadio quercia a remo albertini: «mi rallegra solo la certezza di aver fatto felice per alcuni anni la rovereto sportiva che forse mi ricorda ancora con nostalgia» questa la breve citazione sulla targa in onore di albertini.

Il fondatore dell’Autonomia

Presenti alla cerimonia il presidente della provincia maurizio fugatti, il vicepresidente mario tonina, accanto ai famigliari di albertini, il presidente del consiglio regionale roberto paccher e, in rappresentanza delle istituzioni roveretane, la vicesindaco azzolini, accompagnata dagli assessori bortot, chiesa e graziola. «siamo qui – ha dichiarato il presidente fugatti – per ricordare uno dei padri fondatori della nostra autonomia. attento in particolare alla dimensione economica e sociale: capace quindi di rispondere alle esigenze di un trentino appena uscito dalla guerra, nel periodo della ricostruzione e ben lontano dai livelli di sviluppo e di benessere raggiunti dopo gli anni '60». gli ha fatto eco il presidente del consiglio regionale, roberto paccher, che di albertini ha ricordato non solo i meriti politici, ma anche l'impegno sul fronte artistico e letterario. molti i testimoni del mondo sportivo, dai giovanissimi fino alla vecchia formazione (con gabriele cantagallo in testa) che a fine anni '60 portò la compagine roveretana in serie c. «ci ha lasciato l'immagine di un trentino dalle diverse vocazioni - ha aggiunto poi fugatti citando la scelta del politico di affidare a fortunato depero la decorazione della sala consiliare - per questo dobbiamo coltivare la sua eredità e riconoscerne il ruolo». quindi bortot ha parlato di «una precisa volontà della comunità roveretana» di intitolare la tribuna ad albertini mentre l’ala est dello stadio verrà dedicata ad edo benedetti.













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