trasporti

Una lettera a Von der Leyen contro i divieti di circolazione ai tir decisi dal Tirolo

Il primo firmatario è Salini: un danno non solo per l’export italiano ma anche per il mercato interno europeo



BRUXELLES. "I divieti di circolazione ai tir imposti unilateralmente dal Tirolo sulla direttrice del Brennero minacciano non solo l'export italiano ma la tenuta stessa del mercato interno europeo.

Nonostante le numerose segnalazioni alla Commissione, restano infatti pesanti criticità.

Le restrizioni impattano ben oltre il confine Italia-Austria in quanto interferiscono con la circolazione sull'asse Scandivano-Mediterraneo, dove l'interscambio di merci registrato nel 2019 vale ben 170 miliardi di euro.

La libera circolazione delle merci è un principio fondamentale sancito dai Trattati: la Commissione Ue deve vigilare sul rispetto del diritto comunitario e intervenire subito per sbloccare una situazione di impasse ormai insostenibile".

Così l'eurodeputato Fi-Ppe Massimiliano Salini, membro della Commissione Trasporti del Parlamento Ue, promotore e primo firmatario della lettera inviata oggi per chiedere un intervento urgente alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen sulle restrizioni imposte dal Tirolo al transito dei mezzi pesanti.

"Nella lettera esprimiamo seri dubbi - spiega Salini - sulla proporzionalità delle misure attivate unilateralmente dalle autorità tirolesi, e sulla loro compatibilità con il diritto europeo. Il trasporto pesante locale gode infatti di vincoli meno stringenti rispetto ai mezzi in transito al Brennero.

Inoltre le restrizioni del Tirolo fanno leva sul controllo dell'inquinamento atmosferico, quando la situazione ambientale migliorata non sembra giustificare né il mantenimento dei divieti né il loro inasprimento, previsto per il 2022.

Piuttosto le limitazioni danneggiano le nostre imprese e ostacolano la ripartenza, alimentando una cultura antieuropea in un momento in cui gli sforzi di tutti dovrebbero invece essere indirizzati all'uscita dalla crisi provocata dalla pandemia". 













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