Volley: festa al Palatrento per i campioni d'Europa / Foto

Oltre 2.500 persone hanno salutato la squadra che ha portato a casa la sua terza coppa dei campioni. Poi la partita con Forlì, 3-0 senza storia



TRENTO. Eccola lì. In tutto il suo splendore fatto di ferro e legno. La Champions League "dolomitica", quella che tanto ricorda una vetta alta alta altissima da scalare (ma vuoi mettere la soddisfazione una volta in cima...) adesso ha fatto capolino al PalaTrento. Nelle mani di tutti i ragazzi di Stoytchev, davanti agli occhi di circa duemila e 500 spettatori.
Un bel pubblico venuto comunque in via Fersina nonostante il match contro la già retrocessa Forlì non sia certo uno di quelli con il maggior richiamo. Nonostante la mente di tutti sia già rivolta ai playoff, a quelle sfide adrenaliniche da "dentro o fuori" che da giovedì affolleranno parole e menti. Eccola lì la Champions League del tris conquistata a Bolzano, portata ora in trionfo nel tradizionale giro di campo da Kaziyski e soci. Un giro fra gli applausi di tutto il palasport trentino, con il pubblico che ancora si culla nell'onda lunga di quella botta di emozioni che è stata la vittoria del PalaOnda. E della due giorni nella capitale altoatesina è rimasta anche l'immagine, la fotografia di una curva unita da un solo colore, il giallo e tutta compatta a tifare. Quello stesso striscione che fu il talismano a Bolzano, "Uniti per vincere", adesso fa bella mostra di sé anche al PalaTrento. Una unione che in tanti in curva sperano duri a lungo. Un solo, unico, grande applauso accoglie Juantorena e soci all'uscita dagli spogliatoi con quella Champions League in mano. In curva parte un tripudio di stelle filanti, coriandoli e simili, tutti gli striscioni e la coreografia iniziale è la stessa di Bolzano. Ed i giocatori portano la coppa sino nelle mani di Chiara Ciurletti, una delle figlie di Alberto, indimenticato ed indimenticabile dirigente e fondatore della società trentina scomparso lo scorso 17 marzo, e di Diego Mosna. Il coro «Grazie ragazzi» della curva chiude lo spazio riservato alla festa, lascia spazio a bagher e schiacciate, alla partita ed a quest'ultimo turno interno di regular season.
Adesso quella Coppa finirà nella bacheca di via Trener, a far compagnia alle due "sorelline" di forma differente ma dallo stesso prezioso valore. Là, in quella bacheca, dove a soffrire di solitudine c'è quella coppa dello scudetto alzata al cielo del PalaTrento il 7 maggio 2008. Adesso la voglia e la passione di tutti quei tifosi accorsi ieri sono concentrati solo su questo, sul cercare di dare una sorellina a quella coppa che in dote porta un triangolino di stoffa colorata da attaccarsi al petto. In una giornata quella di ieri che è stata particolarmente felice per Lukasz Zygadlo e per i tre giocatori bulgari della rosa trentina, ovvero Kaziyski, Bratoev e Sokolov. Perché Stoytchev ha inserito i tre giocatori nella lista di 25 nomi per la nazionale bulgara nella prossima World League. (n.b.)













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